Lo stallo politico, la crisi economica, il maltempo e il calendario, che ha fatto si’ che la Pasqua, quest’anno, cada particolarmente presto, non inducono gli italiani a prenotare un viaggio per ‘staccare la spina’.
Sono pochi, quindi, coloro che quest’anno si concederanno un viaggio e chi lo fara’ rimarra’ in Italia o, al massimo, si concedera’ un fine settimana lungo in una capitale europea o in una localita’ di montagna.
Sul fronte degli arrivi di stranieri, invece, l’elezione del Papa, il fascino delle citta’ d’arte italiane e il fatto che in molte localita’ montane anche in questi giorni siano caduti i fiocchi di neve, hanno facilitato gli arrivi nelle piu’ note citta’ italiane, Roma in testa, ed in alcune note localita’ di montagna come Cortina per i quali si parla di un +8% di presenze e una crescita del fatturato intorno al 5%. Il fatto che la Pasqua cada in marzo, dunque anticipatamente rispetto al solito, ”sta comportando un incremento delle prenotazioni sul prodotto neve che, rispetto al 2012, segna qualche punto percentuale in più”, fa notare il presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Nardo Filippetti.
A registrare i cali piu’ sensibili sono le localita’ di mare e lacuali, i borghi ‘minori’ e le terme. Le prime non sono favorite dal maltempo, i bellissimi borghi sparsi in tante localita’ italiane non sono inseriti spesso, purtroppo, nei circuiti meta del turismo internazionale, la crisi in atto non aiuta un riscatto delle localita’ termali.
Quella di quest’anno “é una Pasqua anticipata e bagnata – osserva il presidente dell’Associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis – una Pasqua di Passione”. Nelle piccole città d’arte Federviaggio, Federazione del turismo organizzato aderente a Confcommercio calcola un -6/8% di presenze, e -10% di fatturato. Nei centri termali i telefoni stentano a squillare. Va benino l’agriturismo, che tuttavia registra comunque percentuali negative:
-3% secondo la Cia (Confederazione italiana agricoltori), che arriva addirittura al -10% per Agriturist-Confagricoltura.
Tutto esaurito invece, anche grazie alla recente elezione di Papa Francesco, negli alberghi della capitale; ottime le presenze anche nelle grandi citta’ d’arte, da Venezia a Napoli. ”I dati che abbiamo al momento – dichiara il presidente dell’Associazione Veneziana Albergatori Vittorio Bonacini – parlano di un attuale 75% di occupazione delle strutture a Venezia centro storico, con tendenza al rialzo: contiamo di raggiungere una percentuale dell’85-90%”.
E le previsioni, per le grandi citta’, sono ancora migliori in vista dei prossimi ponti di primavera: secondo l’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, le prenotazioni dal Sud America (Brasile e Argentina), non particolarmente significative per le prossime festività, segnano trend in salita, intorno al 10% circa per il periodo primaverile. Le stesse considerazioni valgono per i turisti provenienti dagli Emirati Arabi, dalla Cina, dal Giappone e dall’Australia: anche per questi mercati le previsioni sono ottimistiche per i mesi di aprile e maggio.
Infine i giovani: ”il last minute non va più di moda – spiega Lucilla Nunziati, responsabile vendite del Cts, il Centro turistico studentesco e giovanile – anche perché, avendo ridotto di molto il numero dei viaggi e il budget di spesa, si vuole essere sicuri di fare la scelta giusta”.
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