Sono 2,8 milioni gli italiani che almeno una volta hanno giocato soldi su internet

Uomo, residente nel centro sud, con un’età tra i 25 e i 44 anni: è questo l’identikit del giocatore d’azzardo on line. Sono ormai 2,8 milioni gli italiani che almeno una volta nella loro vita hanno giocato soldi su internet. E sono circa 800 mila quelli che lo fanno almeno una volta al mese. È […]

Uomo, residente nel centro sud, con un’età tra i 25 e i 44 anni: è questo l’identikit del giocatore d’azzardo on line. Sono ormai 2,8 milioni gli italiani che almeno una volta nella loro vita hanno giocato soldi su internet. E sono circa 800 mila quelli che lo fanno almeno una volta al mese. È quanto emerge dallo studio presentato questa mattina dall’Osservatorio gioco online del Politecnico di Milano. In Italia nel 2012 i giocatori hanno speso in media 43 euro, un po’ meno rispetto al 2011 quando era pari a 46 euro. Complessivamente la spesa per i giochi on line nel 2012 è stata pari a 749 milioni di euro, in aumento del 2% sull’anno precedente. Di questi, 182 milioni di euro sono finiti nelle casse dello Stato, senza alcun aumento rispetto al 2011. Il dato sulla spesa indica solo quanto le società che gestiscono il gioco e i Monopoli di Stato hanno effettivamente incassato, al netto quindi delle vincite dei giocatori. Non quanto effettivamente gli italiani hanno giocato. Finora invece i dati forniti dai Monopoli di Stato indicavano la raccolta totale, con numeri ben più alti (vedi lancio successivo, ndr).

Dalla ricerca del Politecnico di Milano emerge che si gioca molto di più nelle regioni del sud Italia e nelle isole, dove la spesa è pari al 47% del totale, mentre al nord è pari al 31% e al centro è al 22%. Il 59% dei giocatori ha dai 25 ai 44 anni, il 18% dai 18-24 anni, il 15% dai 45-54 e gli over 55 sono l’8%. L’87% perde: il 52% meno di 50 euro al mese, il 35% supera questa cifra.

I giochi on line che ora vanno più di moda sono i casinò-games: rispetto al 2011 la spesa è triplicata, raggiungendo i 150 milioni di euro. Sono invece in calo le scommesse sportive (-20%), il poker a torneo e cash (-7%). “Siamo di fronte a un mercato ormai maturo -sottolinea Andrea Rangone, responsabile scientifico dell’Osservatorio-. È infatti in leggera crescita solo perché c’è stata l’offerta di nuovi giochi, mentre assistiamo a una diminuzione della spesa media effettuata dai singoli giocatori e anche il loro numero non cresce”.

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