Una app per smartphone che aiuti le famiglie e i pediatri nelle diagnosi precoci di autismo. Questa è l’idea che viene dagli Usa e che potrebbe essere lanciata sul mercato nel 2014, se i test che cominceranno quest’estate daranno i risultati sperati. Il concetto è semplice: essendoci una carenza di esperti nel diagnosticare l’autismo nei bambini, le famiglie che hanno dei dubbi sui loro figli potranno installare sul proprio smartphone una app che le guiderà nelle riprese di video da sottoporre poi a esperti a distanza. Gli stessi pediatri che magari non sono esperti in diagnosi di autismo potranno consigliare il software ai genitori per poi mettersi in contatto con gli esperti stessi che valuteranno il video e fornire alle famiglie innanzitutto una diagnosi più rapida e poi il supporto di cui avranno bisogno se verrà rilevato che il bambino è in effetti autistico.
La ricerca per sviluppare il programma, chiamato Naturalistic Observation Diagnostic Assessment, è stata finanziata con 2,2 milioni di dollari dall’Istituto nazionale per la Sanità degli Stati Uniti e l’équipe che sta lavorando allo sviluppo del software afferma che la app permetterà di ridurre i tempi delle diagnosi a circa un mese nonché i costi per le famiglie. Una diagnosi precoce di autismo, inoltre, permette al bambino di affrontare il problema già al primo insorgere dei sintomi, e si pensa che ciò possa minimizzarne le conseguenze.
Il dubbio resta sull’efficacia di una diagnosi basata sull’osservazione a distanza di video e non su test a cui il bambino venga sottoposto in un ambiente controllato e direttamente sotto gli occhi dei medici. L’uso di app per smartphone in medicina è in costante aumento. I campi di applicazione più comuni finora sono stati il trattamento del diabete (con misuratori di pressione e del livello di zuccheri nonché del livello di insulina), le malattie cardiovascolari e, più di recente, le malattie sessualmente trasmissibili.
Maurizio Molinari-RS
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