Un video ( vedi su tiKotv) più eloquente di mille parole. La piccola Sofia, affetta da una gravissima malattia neurodegenerativa, muove i suoi piccoli piedi e le braccia. Sono progressi importanti e che non possono essere sottovalutati considerate le gravissime condizioni di salute della piccola. La bimba e il coraggio dei suoi genitori sono diventati simbolo di una battaglia per l’accesso regolato alle cure compassionevoli. Mamma Caterina e papà Guido hanno deciso di mostrare a tutti i progressi che la bimba ha avuto in seguito alla prima infusione di cellule staminali, avvenuta 40 giorni fa. I genitori di Sofia, insieme a tutti i genitori che lottano per i propri figli chiedono l’approvazione definitiva del decreto per le cure con le cellule staminali emesso all’inizio di aprile dall’allora ministro della Salute Renato Balduzzi.
Con questo video Caterina e il marito Guido intendono mostrare a tutti la validità del metodo Stamina: «È bene che le persone sappiano che adesso Sofia – prosegue la mamma – in alcuni momenti della giornata è capace di fare questi movimenti. Certo non è una situazione costante, ma questa è la malattia che l’affligge». I genitori della piccola si sono avvalsi del metodo Vannoni, rivolgendosi alla Stamina Foundation, una onlus fondata nel 2009 che ha come obiettivo proncipale quello di riunire studiosi e ricercatori di cellule staminali di tutto il mondo. Le cellule utilizzate in questo caso sono ottenute attraverso dei prelievi dal midollo osseo. Da quando esiste, la Stamina Foundation si è dovuta confrontare più volte con le autorità sanitarie italiane ed europee, questo per diversi motivi. Secondo alcuni per la scarsa trasparenza, l’assenza di prove tangibili e di pubblicazioni scientifiche.
Sulle cellule staminali e sul loro utilizzo si è discusso molto. Le cellule staminali embrionali sono forma ancora “immatura”, quelle che dopo un certo periodo si “specializzano” in quelle adatte a tutti gli scopi necessari al corretto svolgimento delle funzioni dell’organismo. Diverso è il discorso sulle cellule staminali adulte, il cui prelievo è possibile anche in Italia. In questi anni l’uso terapeutico delle cellule staminali è stato studiato e sperimentato in tantissimi istituti in tutto il mondo. Si sono avuti risultati importanti per certe malattie o scoraggianti per altre.
L’estrazione di cellule staminali da embrioni suscita accesi dibattiti di natura bioetica, in quanto provoca la distruzione dell’embrione stesso.Recentemente però alcuni ricercatori italiani hanno dimostrato l’esistenza di cellule multipotenti nel liquido amniotico, più vitali rispetto a quelle adulte e che non sollevano i problemi etici di quelle embrionali.
Le parti in causa sull’uso delle staminali sono i ricercatori (favorevoli) e le autorità religiose (contrarie). In ogni caso e cercando di tener conto di tutti i punti di vista sulla questione, certo è che il video realizzato da mamma Caterina e papà Guido parla chiaro. Ora la parola passa al neoministro per la salute Beatrice Lorenzin.
Oriana Corsi
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