Amleto Cencioni ed altri artisti aquilani, nel 1944, allestirono una mostra nella Sala Rossa del Teatro Comunale dell’Aquila, col preciso intento di far passare il messaggio che solo la Cultura poteva ridare slancio alla vita cittadina, che solo la bellezza dell’arte poteva sollevare lo sguardo e l’anima di chi aveva attraversato il dramma della guerra. Oggi la Sala Rossa è inagibile, il Palazzetto dei Nobili (sec. XVII), invece, è stato restituito alla città dopo il recente restauro, resosi necessario a seguito del terremoto, ed è un avamposto della ricostruzione in zona rossa.
Con la stessa voglia di lanciare un messaggio di rinascita, gli eredi di Cencioni e l’associazione “Arti visive e del Restauro Amleto Cencioni” hanno organizzato il presente evento, dal 18 maggio al 2 giugno 2013, che intende aprirsi alla cittadinanza, rivolgendosi alle scuole, agli addetti ai lavori e a tutti i cittadini che hanno amato gli scorci immortalati sulle tele di Cencioni e che oggi sono deturpati dal degrado.
Accompagneranno la mostra numerosi incontri, dibattiti e conferenze col duplice scopo di portare in città professionisti del settore storico-artistico perché, forti della loro esperienza e latori di un punto di vista privilegiato, interpretino il passato, anche recente, della città che vantava il quinto posto in Italia per il patrimonio storico-artistico concentrato sul suo territorio.
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