Abruzzo: crollo delle immatricolazioni di autocarri ed autobus

Nel 2012, in Abruzzo, le immatricolazioni di autocarri pesanti (e cioè con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate) sono calate del 42% rispetto al 2011. Ancora peggiore è il dato delle immatricolazioni di autobus, che sono diminuite dell’84,4% rispetto all’anno precedente. Tra le province abruzzesi solo L’Aquila presenta un dato positivo, e cioè […]

Nel 2012, in Abruzzo, le immatricolazioni di autocarri pesanti (e cioè con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate) sono calate del 42% rispetto al 2011. Ancora peggiore è il dato delle immatricolazioni di autobus, che sono diminuite dell’84,4% rispetto all’anno precedente. Tra le province abruzzesi solo L’Aquila presenta un dato positivo, e cioè la crescita delle immatricolazioni di autobus del 14,3%, mentre le immatricolazioni di autocarri pesanti sono calate del 45%. Nelle altre province entrambi i comparti presentano dati fortemente negativi.
A livello nazionale nel 2012 le immatricolazioni di autocarri con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate sono state 4.539, con una diminuzione del 41,4% rispetto al 2011. Sempre nel 2012 le immatricolazioni di autobus sono state 2.322, con un calo del 34,5% rispetto all’anno precedente.
Il calo delle immatricolazioni di autocarri pesanti e autobus, sottolinea il Centro Ricerche Continental Autocarro (autore dello studio da cui provengono questi dati), ha raggiunto nel 2012 percentuali all’incirca doppie rispetto alla diminuzione fatta registrare dalle immatricolazioni di autovetture (che si è attestata al 19,8%, secondo i dati Unrae). A certificare ulteriormente lo stato di crisi profonda del mercato di camion e autobus vi sono poi anche i dati sul traffico in autostrada di mezzi pesanti, traffico che, nel 2012, secondo i dati Aiscat è calato del 7,5% rispetto al 2011.
Le ragioni del crollo delle immatricolazioni di autocarri pesanti e autobus sono ovviamente da ricercarsi nella crisi economica che ha colpito pesantemente il settore dei trasporti pesanti, settore già penalizzato fortemente dai continui rincari del prezzo del gasolio. A far sperare in una possibile inversione di tendenza nel 2013 è il fatto che il parco circolante continua ad invecchiare e che in alcuni casi la sostituzione dei mezzi più vecchi diviene sempre più urgente e non rimandabile”.

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