È ancora Ugo Biggeri al timone di Banca Etica, riconfermato nel suo ruolo di presidente per i prossimi tre anni. I 3.845 soci votanti lo hanno rieletto nel corso dell’assemblea di sabato scorso a Firenze, riunita per approvare il bilancio 2012 e rinnovare il consiglio di amministrazione. Un cda che vede rafforzata la presenza femminile (7 donne su 13 consiglieri) e che eredita una banca “solida”, che “si propone come risposta concreta al bisogno di credito di imprese e organizzazioni sociali”, come ha riferito il direttore generale Mario Crosta.
Questi i dati: la raccolta di risparmio ammonta a 777,2 milioni (+8,3 per cento sul 2011 contro una media di sistema di +3,4 per cento), il capitale sociale è di 42,8 milioni (+21,9 per cento sul 2011, mentre la media di sistema è -1,9 per cento), 620,1 milioni di impieghi (+13,6 per cento sul 2011, contro una media di +1,1%). L’utile d’esercizio ammonta a 1,6 milioni. Il dato sulle sofferenze lorde – seppure in crescita – resta al di sotto della media di sistema: 1,4% contro il 7,20% della media.
Nel corso dell’assemblea è stata anche approvata la proposta di sovrapprezzo per le azioni di nuova emissione, salite a 5 euro: “Una scelta di equilibrio tra l’esigenza di mantenere alto il livello ‘ideale’ della partecipazione azionaria e l’obiettivo di tutelare il capitale sottoscritto dall’erosione dell’inflazione” si spiega in una nota.
Guardando al futuro, il presidente Biggeri ha delineato 5 sfide per il triennio: “Aumentare accessibilità ed efficienza dei servizi con investimenti sulla multicanalità, internazionalizzazione con l’apertura di uno sportello in Spagna, maggiore presenza sui territori grazie al decentramento e al rafforzamento della rete dei Banchieri Ambulanti, rafforzamento dei rapporti di collaborazione con le reti della società civile italiana, Arci, Acli, Libera, Fiba Cisl, e le decine di organizzazioni che sono socie e clienti della nostra banca”. (gig)
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