Mezzi senza manutenzione e risalenti agli anni ’80. Organici ridotti a causa dei tagli. E poi niente più assicurazione e visite specialistiche per mantenere l’idoneità al servizio a carico dei dipendenti. L’Unione sindacale di base dei Vigili del fuoco scrive alla presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, in occasione della sua visita a Ferrara. “A un anno dal sisma che ha colpito l’Emilia non abbiamo visto un euro per il nostro intervento nelle zone terremotate e siamo ancora lì, a puntellare chiese e monumenti – dice Antonio Jiritano dell’Unione sindacale di base pubblico impiego Vigili del fuoco – L’intera area è coperta da personale nostro proveniente da tutta Italia che ha lavorato e lavora in orario straordinario e nei giorni liberi. Ma se nei primi mesi era comprensibile vista l’emergenza, a un anno di distanza inizia a diventare pesante”. Inoltre, la situazione delle colonne mobili, ovvero i mezzi e le attrezzature preposte per le calamità regionali o nazionali è “disastrosa”, precisa Jiritano. “Le risorse per la manutenzione sono state tagliate del 70% – continua– e, dato che a causa della spending review, fino al 2016 non possiamo acquistare nuovi mezzi, dobbiamo ingegnarci ogni giorno con la saldatrice per far funzionare quelli che abbiamo. Ma senza nessuna manutenzione, quei mezzi sono un pericolo”. Il 28 maggio è prevista una manifestazione dei Vigili del fuoco a Bologna.
I Vigili del fuoco fanno appello alla sensibilità della presidente della Camera, “la riteniamo un’interlocutrice credibile e seria, non solo per il suo importante ruolo istituzionale, ma per la sua storia personale che testimonia la sua predisposizione verso l’altro, il suo spirito solidale, lo stesso spirito che contraddistingue il lavoro del Vigile del fuoco”. E raccontano le “difficoltà quotidiane” nelle quali versano molti comandi. “Oggi un Vigile del fuoco non ha neppure più un’assicurazione che lo copre in caso di infortunio sul lavoro, si cura a proprie spese” e “le visite specialistiche per mantenere l’idoneità al servizio sono a nostro carico. Altro capitolo è quello degli organici ridotti che costringono, per assicurare il servizio, “a richiamare per 20 giorni migliaia di precari chiamati impropriamente volontari, che in verità sono uomini con un rapporto di lavoro con l’amministrazione, sfruttati e poco formati professionalmente”.
Secondo la Usb tutto il “soccorso” in questo Paese necessita di una riflessione, “anche alla luce del Decreto legge 59/2012 che ha compromesso definitivamente l’impianto della Protezione civile sconvolto pesantemente da scandali e processi”. Ecco perché chiedono a Boldrini un incontro “nel quale poter esporre un progetto organico che possa finalmente garantire dignità e professionalità ai lavoratori Vigili del fuoco e una Protezione civile efficace ed efficiente per un Paese moderno e civile quale dovrebbe essere l’Italia”. (lp)
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