Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, uscendo da Palazzo Chigi al termine della riunione che i presidenti di Regione hanno avuto con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha detto: “Non e’ assolutamente sostenibile l’ipotesi di inserire un ticket aggiuntivo sui farmaci del valore complessivo di 2 miliardi di euro a partire dal 2014. Peraltro – aggiunge Chiodi – una recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimita’ costituzionale del regolamento ministeriale nella parte in cui dispone l’introduzione dei ticket”. Ma di fronte al Governo, i presidenti di Regione hanno sollevato anche la questione della riduzione delle risorse inserire nel Fondo sanitario 2013, per il quale e’ stato previsto un ulteriore taglio di un miliardo di euro. “Indispensabile – ha detto Chiodi – ricostituire per il 2013 il finanziamento del 2012, che peraltro aveva gia’ subito una decurtazione, altrimenti i bilanci delle Regioni rischiano il default. Sulla sanita’ si gioca la partita decisiva: non e’ possibile che il Governo decida di tagliare la spesa pubblica solo nel settore della sanita’, lasciando invece invariata la spesa statale cosiddetta improduttiva. In questo senso, il Governo deve prendere esempio da quelle regioni, e l’Abruzzo e’ una di queste, che in questi anni hanno avuto il coraggio di ridurre la spesa pubblica in settori diversi dalla sanita’, ristabilendo una quadratura nei bilanci”. Sull’edilizia sanitaria, altro tema affrontato nella riunione, “per il 2013 – precisa Chiodi – al momento non risulta nessun stanziamento e cio’ comporta un impoverimento del sistema sanitario, a fronte di una stima del ministero della Salute di 5 miliardi di euro”.
Sanità’: Chiodi, contrari a nuovi ticket dal 2014
Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, uscendo da Palazzo Chigi al termine della riunione che i presidenti di Regione hanno avuto con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha detto: “Non e’ assolutamente sostenibile l’ipotesi di inserire un ticket aggiuntivo sui farmaci del valore complessivo di 2 miliardi di euro a partire dal 2014. Peraltro […]
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