Saranno il sindaco uscente Gianni Alemanno e il medico del Pd Ignazio Marino a contendersi al ballottaggio la fascia di primo cittadino di Roma, il prossimo 9 e 10 giugno. Una sfida che si gioca anche sui temi del sociale: dalla disabilità alla famiglia, dalla casa alla mobilità sostenibile. Su questi temi Redattore sociale li ha intervistai. Ecco le loro proposte su disabilità, mobilità sostenibile e casa.
In tema di disabilità Alemanno difende la riforma dell’assistenza domiciliare e il bus sharing per i disabili fatto dalla sua amministrazione. “In questi cinque anni, nonostante i tagli e le mancate erogazioni di fondi da parte dello Stato (pari a oltre 1,4 miliardi di euro), siamo riusciti addirittura a incrementare la spesa per il sociale: siamo uno dei pochi casi virtuosi in Italia”, sottolinea il sindaco uscente Gianni Alemanno, che per il futuro intende “monitorare questi servizi e al contempo reperire nuovi fondi da destinare all’abbattimento delle liste d’attesa della riforma domiciliare. Sul fronte delle barriere architettoniche – aggiunge – Roma Capitale ha individuato nel tema della fruibilità dei luoghi di vita, di educazione e di lavoro, la prospettiva operativa su cui impegnarsi. In quest’ottica, nel 2011 l’amministrazione capitolina ha elaborato le linee guida per il perseguimento dell’Universal Design. Queste linee guida sono state allegate al nuovo regolamento edilizio di Roma Capitale”. Ignazio Marino punta invece su un nuovo modello di welfare locale: “Tutti i cittadini, di qualsiasi età, ceto provenienza e condizione personale hanno diritto di trovare servizi e informazioni sul territorio –afferma – Penso ad un sistema integrato di welfare di prossimità, in sinergia con la Regione, le Asl e il terzo settore, per superare la separazione tra servizi sociali e sanitari e prendersi cura delle persone. Per i disabili in particolare penso a case del welfare e del benessere diffuse in tutti i quartieri, con servizi meglio tarati sui bisogni reali, favorendo la costituzione di cooperative di servizi con accreditamenti e certificazioni. Incrementare le risorse per promuovere il godimento dei diritti dei disabili”
Per la mobilità sostenibile l’attuale primo cittadino punta sul bike-sharing. “Entro 12-18 mesi garantiremo il pieno avvio di questo importante strumento per una mobilità veramente sostenibile, attraverso 200 cicloposteggi, in grado di coprire l’intero bacino interno all’anello ferroviario – Inoltre, daremo piena attuazione al piano quadro della ciclabilità, approvato in Assemblea capitolina nel 2012, ipotizzando anche, nelle zone con più alta ciclopedonalità, in particolare il centro storico, la realizzazione di percorsi zona 30, cioè con limite di velocità portato a 30km/h”. Il suo principale sfidante ha in mente la realizzazione di piste ciclabili. “Penso a un piano quadro della ciclabilità, con il coinvolgimento delle associazioni – spiega Marino – per realizzare una rete ciclabile diffusa, collegata con le principali fermate della metro o del treno, e spazi di sosta”.
Sul fronte dell’emergenza abitativa Alemanno propone l’ housing sociale mentre Marino pensa a un piano di tremila alloggi per le famiglie in difficoltà. “Con l’attuazione del Piano Casa prevediamo di realizzare 25.700 alloggi, di cui settemila destinati all’edilizia residenziale pubblica – sottolinea l’attuale sindaco di Roma -. La nostra ambizione è costruire un modello per l’Italia: il mutuo sociale per l’acquisto a riscatto della prima casa. Nel nostro programma prevediamo, inoltre, l’housing sociale, cioè alloggi in vendita a prezzi agevolati o in affitto a canone calmierato, e la riqualificazione e lo sviluppo delle periferie. Prima di tutto le persone più deboli”. Anche Ignazio Marino ha in mente la costruzione di nuovi alloggi per le fasce più svantaggiate della popolazione “La difficoltà di trovare un alloggio è all’origine della condizione di insicurezza di molte famiglie romane –sottolinea – Ritengo innanzi tutto che bisogna rendere più efficace la gestione del patrimonio di case popolari , per rimuovere gli sprechi e le utilizzazioni illegittime e per aumentare la rotazione degli affittuari. Abbiamo stimato che in 5 anni si possono realizzare 9000 nuovi alloggi, e 3000 di alloggi sociali destinati a individui e nuclei familiari svantaggiati – continua il candidato del Pd – . Prevedo, inoltre, di chiudere i residence e con i soldi che diamo ai privati, dare 700n euro a famiglia, oggi ricoverata, per aiutarla a trovare una casa e a pagarla”. (ec)
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