La politica dei giovani e delle donne in Calabria trova confortanti consensi. Cambiare si può. Bisogna promuovere le idee e ritornare al confronto sui programmi. La gente è stufa delle chiacchiere. La crescente disaffezione al voto è un segnale preciso. Si deve quindi cercare di recuperare il terreno perduto. E non è poco. Ci sono elementi di riflessione molto seri: per le mille difficoltà del passato, per affrontare l’odierna emergenza, per evitare nuove traumatiche esperienze di commissariamenti, per costruire un futuro positivo. Un compito arduo per Salvatore Fuda, neo sindaco di Gioiosa Jonica, 34 anni, ma già con buone esperienze politiche ed amministrative alle spalle. E’ stato infatti per anni segretario del circolo di Rifondazione Comunista. Su dieci consiglieri, tre sono donne. Due fanno parte della maggioranza, Laura Crimeni e Lidia Ritorto, e una della minoranza, Serena Palermo. Un vero e proprio exploit quello di Laura Crimeni: prima eletta, con oltre 500 voti; Lidia Ritorto ha ottenuto 369 preferenze; 260 consensi per Serena Palermo, la più votata dell’opposizione. Donne che contano in politica.
La Calabria dimostra con i fatti l’inconsistenza delle odiose polemiche innescate in questi giorni da persone in cerca di “visibilità mediatica”. Non si può speculare sull’uccisione della ragazza di Corigliano Calabro. Scivolone anche di qualche autorevole quotidiano nazionale. Non si può dare spazio, senza contraddittorio, a chi scrive che dalla Calabria le ragazze sono costrette a fuggire per non fare la fine della povera Fabiana e che le donne in Calabria non contano nulla. Contano, sì che contano. E si fanno valere. Da Gioiosa Jonica a Locri, dove in Consiglio ci sono 8 donne su 16 consiglieri. Il 50%! Una bella affermazione. Soprattutto in un momento difficile come quello attuale, dove è importante poter contare sul contributo determinante delle donne. La crisi è pesante e interessa tutti i settori: dall’economia, sempre più in affanno, al lavoro che non c’è, dal disagio giovanile al preoccupante sfilacciamento della convivenza civile. Scriveva Alberto Savinio, fratello minore di Giorgio De Chirico, dopo un viaggio compiuto in Calabria nel 1948:”La presenza “attiva” della donna nella vita sociale non solo arricchisce e migliora la vita sociale: migliora l’uomo”. E poi:”Nei momenti di civiltà più alta, la donna è più presente, più partecipe alla vita sociale”. I problemi sono tanti. Occorre il massimo impegno. L’entusiasmo non può essere frenato dal pessimismo. ”Non c’è niente da fare”; ”Nulla potrà più cambiare”; “Siamo abbandonati da tutti”. Quante volte abbiamo sentito questi “sfoghi” di sfiducia e di rassegnazione. Sta ora al nuovo Consiglio comunale saper mettere in atto la politica del fare.
Ci sono nuove carte da giocare. Occasioni da non sprecare. Quello che è stato in anni lontani un centro di grande vivacità politica ed amministrativa, un laboratorio di idee e una realtà operativa tra le più incisive della provincia di Reggio Calabria, deve assumere autorevolmente il vecchio ed esaltante ruolo. In prima fila nel progetto di rinascita della Calabria. Salvatore Fuda ha ottenuto la vittoria con largo margine di vantaggio su due forti avversari, gli ex sindaci Scali e Loccisano. Ripartire dai giovani e dalle donne. Dalla maggioranza dei cittadini di Gioiosa Jonica è venuta questa indicazione. Inequivocabile. Chi ha ottenuto i voti e la fiducia deve mantenere gli impegni presi in campagna elettorale. La Calabria non può essere ulteriormente emarginata. Ha intelligenze ed energie che possono imprimere la svolta. Lavorando tutti insieme. Le divisioni, le contrapposizioni per partito preso, i favoritismi, l’assistenzialismo parassitario sono i peggiori nemici. Vanno eliminati. Battuti per sempre. Per il bene comune. Servizi efficienti, ma anche recupero dei grandi tesori del passato. La cultura deve trovare lo spazio adeguato se si vuole promuovere efficacemente il rilancio dell’immagine di Gioiosa Jonica, che deve sfruttare anche le potenzialità turistiche.
Domenico Logozzo
Lascia un commento