Precarieta’, consapevolezza di doversi accontentare di quello che offre il mercato, forme contrattuali fino ad ora impensabili, orari flessibili, instabilita’ diffusa: sono queste solo alcune delle condizioni venutesi a creare a seguito del permanere della crisi economica e che concorrono ad aumentare, pur nella diversita’ delle risposte individuali, lo stress da lavoro correlato.
Diversa la situazione di smarrimento di chi – da tempo inserito nel mondo del lavoro e certo, fino a ieri, che esso potesse svolgersi in modo prevedibile e pianificato – deve, invece, fronteggiare e gestire cambiamenti rispetto a quella dei piu’ giovani che soffrono per l’impossibilita’ di immaginare e di investire in un futuro lavorativo e professionale a lungo termine. Ma per tutti, giovani e piu’ anziani, e’ la dimensione del proprio ruolo ad essere intaccata, producendo conflittualita’ e stress. E tutto cio’ puo’ colpire chiunque, a qualsiasi livello, puo’ interessare persone operanti in qualsiasi settore e aziende di ogni dimensione, influendo sulla salute e la sicurezza dei lavoratori cosi’ come sulla ‘salute’ e sul clima delle imprese.
Quanto appena riportato e’, in sintesi, cio’ che e’ emerso dal Convegno di studi ‘Rischio stress lavoro correlato: le competenze dello psicologo nella valutazione e gestione’ organizzato dal Consiglio nazionale degli psicologi, a 5 anni dall’emanazione del Testo unico per la sicurezza sul lavoro.
“Se e’ indubbio che la crisi aggrava la vulnerabilita’ e le condizioni di instabilita’ lavorativa- dichiara Luigi Giuseppe Palma, presidente del Consiglio nazionale degli psicologi- e’ pur vero che, in generale, adottando il giusto approccio, i lavoratori possono vincere la battaglia contro lo stress che – quando legato all’attivita’ lavorativa – e’ prevedibile e l’azione volta a contenere tale problema puo’ essere molto incisiva”.
“Per risolvere i problemi di stress da lavoro correlato – che coinvolge sia gli imprenditori che i lavoratori – e’ necessario, continua il presidente del Consiglio nazionale degli psicologi, un approccio multidisciplinare che preveda la figura dello psicologo impegnata, in collaborazione con altre figure professionali, nella definizione consensuale di un percorso e di un protocollo di azione che abbia il suo riferimento nel sistema sociale e organizzativo in cui i lavoratori e gli stessi imprenditori operano”. “Questo tema -prosegue- si lega strettamente a quello della sicurezza sul lavoro volto a prevenire il verificarsi degli incidenti che continuano a insanguinare proprio i posti di lavoro. Indispensabile e’, dunque, iniziare ad insegnare la sicurezza sul lavoro fin dalle scuole elementari cosi’ come avviene, ad esempio, in Francia, per diffonderla tra quelli che saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani”.
“Il miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro, emerso dal Convegno, sono importanti- conclude Luigi Giuseppe Palma- non soltanto dal punto individuale, perche’ diminuiscono il dolore e la sofferenza dei lavoratori, ma anche in una prospettiva meramente economica, perche’ contribuiscono a garantire la reputazione delle aziende nonche’, nel lungo termine, lo sviluppo economico”.
Stress, la crisi lo aggrava ma si può vincere
Precarieta’, consapevolezza di doversi accontentare di quello che offre il mercato, forme contrattuali fino ad ora impensabili, orari flessibili, instabilita’ diffusa: sono queste solo alcune delle condizioni venutesi a creare a seguito del permanere della crisi economica e che concorrono ad aumentare, pur nella diversita’ delle risposte individuali, lo stress da lavoro correlato. Diversa la […]
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