Nelle Considerazioni Finali del 31 maggio 2013 del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco si legge quanto segue: “In Italia il prodotto interno lordo del 2012 è stato inferiore del 7% a quello del 2007, il reddito disponibile delle famiglie di oltre il 9%, la produzione industriale di un quarto. Le ore lavorate sono state il 5,5% in meno, la riduzione del numero di persone occupate superiore al mezzo milione. Il tasso di disoccupazione, pressoché raddoppiato rispetto al 2007 e pari all’11,5% lo scorso marzo, si è avvicinato al 40% tra i più giovani, ha superato questa percentuale per quelli residenti nel Mezzogiorno. . . . Non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni. . . . Le imprese sono chiamate a uno sforzo eccezionale”.
Non voglio sottolineare, come ha dovuto fare il Governatore, che “la recessione sta segnando profondamente il potenziale produttivo e rischia di ripercuotersi sulla coesione sociale”. Voglio, desidero, anelo segnalare con gioia che ci sono imprese che stanno sostenendo uno sforzo eccezionale proprio da 25 anni.
Si tratta delle imprese riunite nell’Associazione “Le Donne del Vino”, che ha festeggiato quest’anno il suo venticinquesimo anniversario.
L’Associazione nazionale “Le Donne del Vino” (730 iscritte) è costituita da produttrici (circa 400), ristoratrici, enotecarie, enologhe, sommelier e giornaliste. Con le loro attività tutte quante, in tutta l’Italia, promuovono la cultura del vino.
L’Associazione “Le Donne del Vino” si è formata nel 1988 sotto la spinta di una produttrice toscana, Elisabetta Tognana, ed è una realtà in continua espansione sul mercato. L’Associazione pone in risalto un aspetto significativo dell’attività legata alla viticoltura e all’arte del vino, vale a dire la presenza femminile. In Italia oltre un terzo di chi lavora il vino è donna e le aziende vitivinicole ad impronta femminile sono predominanti per la qualità dei vini prodotti, DOC per il 77%.
L’Associazione, presieduta a livello nazionale da Elena Martusciello, è in continua espansione ed affermazione nel mondo economico e finanziario nazionale, grazie anche alla nomina di 20 rappresentanti regionali, impegnate nella diffusione della cultura enologica in Italia attraverso l’istituzione di convegni e degustazioni a livello locale.
A Milano, il 24 maggio 2013, presso il Centro Congressi di via Corridoni, l’Associazione Regionale Pugliesi di Milano ha consegnato il prestigioso Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia” a Le Donne del Vino della Puglia con la seguente motivazione: “Per aver saputo promuovere la cultura del vino con una vivacità ed una tendenza alla comunicazione moderna e anticipatrice, tale da costituire un autentico fenomeno associativo dell’imprenditorialità femminile capace di creare Valore da una delle tipicità delle Terre di Puglia”.
Ha ritirato il Premio la presidente della Delegazione Pugliese de Le Donne del Vino, Sabrina Soloperto, che ha parlato di grande soddisfazione per tutte le donne della filiera del vino della Puglia. Donne innamorate della propria terra, la Puglia, che svolgono il lavoro che hanno scelto di fare (produttrice, enotecaria, ristoratrice, sommelier, giornalista) con tanta passione.
Sul palcoscenico a rendere lode e gloria a Le Donne del Vino della Puglia, oltre alla bravissima conduttrice Nicla Pastore di Studio 100 e all’ideatore del Premio Giuseppe Selvaggi, erano presenti i seguenti componenti la Giuria: Dino Abbascià (imprenditore), Franco Presicci (giornalista), Maria Luisa Motolese (consigliere Corte dei Conti), Alessandro Colucci (consigliere Regione Lombardia) e Francesco Lenoci (docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
In particolare Francesco Lenoci, dopo aver ricordato che “Se non si sogna non si progetta. E se non si progetta non si realizza” ha affermato che “Le Donne del Vino della Puglia sono state capaci di sognare, di progettare e di creare valore”.
Ha proseguito Francesco Lenoci: “Ci sono riuscite, perché sono state capaci di declinare tradizione e innovazione, come nella foto che, richiamando il Premio, ha illuminato i due gruppi di Facebook Terre di Puglia, Milano e la Puglia in vista di EXPO 2015.
Sul lato sinistro della foto c’è un ulivo secolare pugliese, simbolo per definizione di tradizione.
Sul lato destro della foto c’è un meraviglioso vigneto pugliese, fatto ad onde. . . .le onde del cambiamento.
In alto c’è un cielo scuro, scuro, scuro. . . . che fa paura.
Ma solo per un attimo. . . .perché appare un meraviglioso doppio arcobaleno che illumina l’operato de Le Donne del Vino della Puglia e ci fa capire che, per avere certezza del domani, non basta più enunciare la speranza, ma occorre organizzarla”.
“Grazie, grazie di cuore e complimenti”, ha concluso Francesco Lenoci, lasciando alla presidente Sabrina Soloperto la gioia di assaporare i calorosi applausi del numeroso pubblico presente in sala.
Francesco Lenoci
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