Technolabs-Intecs, guerra senza fine per il lavoro/video

Non c’e’ pace per i lavoratori ex-Technolabs. Nonostante gli accordi presi durante la battaglia sindacale portata avanti nei mesi scorsi, costata gia’ ben 30 licenziamenti, nella quale era stato assicurato ai lavoratori rimanenti l’arrivo di commesse con l’entrata di nuovi soggetti investitori, che di fatto avrebbe voluto dire per i 100 rimanenti un ritorno alla produzione e quindi la tutela del posto di lavoro e l’uscita da Cassa Integrazione e di Contratti di solidarieta’, le commesse non si vedono arrivare e di ripresa di produzione nemmeno l’ombra. Una situazione che getta nello sconforto piu’ nero i lavoratori ex-technolabs, un polo che va assolutamente difeso e rilanciato, con gli operai che sanno benissimo che con la produzione ferma la perdita di lavoro diventa solo una mera questione di tempo.

“Technolabs vale perche’ non e’ solo una fabbrica, ma rappresenta un centro di ricerca, il piu’ grande del centro sud, che va assolutamente tutelato. Eppure ancora non appare un destino industriale credibile. Invito tutta la cittadinanza a tenere alta l’attenzione su questa vicenda, dovesse chiudere un centro importante come quello che e’ Technolabs, la condizione lavorativa dell’Aquila sprofonderebbe in una crisi senza uscita”. A dirlo e’ Giovanni Lolli, ex-deputato aquilano nelle file del PD, che molto si e’ speso nelle vicende che riguardano la ex-Technolabs ora Intecs.

“Gli accordi presi dopo la dura battaglia sindacale dei mesi scorsi vanno mantenuti – ha dichiarato Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil – Intecs aveva garantito nuove commesse, quindi lavoro per gli operai, con il suo ingresso in Technolabs, adesso e’ arrivato il momento di mantenere le promesse, prima di aprire nuovi tavoli di trattativa”.

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Marco Sebastiani