Oggi, alle ore 18,00, nella galleria P.A.E. di Pescara, sarà inaugurata la mostra Dinamismi Interiori dell’artista Barbara Birindelli.
La luce attraversa l’immagine, la colma, la plasma e, solo quando l’occhio si è assuefatto, lascia intravedere la forma sinuosa di un corpo di donna, il suo movimento sensuale e innocente, femminile e forte allo stesso tempo.
Avviene così il primo incontro con le opere di Barbara Birindelli, architetto e artista: “Ho frequentato il liceo artistico e poi ho deciso di iscrivermi ad architettura, perché volevo avere un mestiere tra le mani. Con il passare del tempo, però, ho notato che nello sviluppo di alcuni lavori universitari emergeva sempre un’idea artistica”, racconta di sé Barbara Birindelli.
Un’esigenza rimasta sopita, a volte soffocata dalle dinamiche lavorative: come architetto e coordinatore per la sicurezza, ogni giorno Barbara esercitava la sua influenza in un settore quasi esclusivamente maschile, dove sono richieste e pretese determinazione e durezza nell’esposizione delle proprie idee; tutto questo fino al giorno della sua epifania, quando è esplosa in lei la necessità di seguire un percorso di ricerca interiore, ricerca di una energia interamente declinata al femminile e che si è trasformata in esplorazione artistica: “Sono partita dal corpo, prendendo spunto nelle prime opere dal mito, ma era un pretesto per indagare alcuni aspetti della femminilità: la rabbia, la sensualità, la forza. La figura umana c’è ed è evidente, ma c’è anche il richiamo alla natura con corpi immersi in paesaggi, cieli azzurri, acqua. Mi piace immergere le immagini in un campo di colori indefinito”.
Nell’atelier posto sulla collina di Francavilla al Mare, a pochi passi dal Convento che ospitò il famoso Cenacolo del pittore Michetti, Barbara Birindelli compone le sue opere con passione e studio. L’ispirazione partorisce un’idea e l’idea diventa presto un progetto, un bozzetto su cui l’artista non ha timore di lavorare, rivisitandolo e intervenendo coraggiosamente con tanti materiali e sovrapposizioni, acquarello, matita, tempera, per seguire fino in fondo il percorso segnato dalla musa genitrice e poi lasciarsi guidare da una nuova pulsione artistica; si individua così, nell’arte di Barbara Birindelli, un cammino mutevole eppure coerente: le curve sinuose di una donna, la natura, la luce, attraversano le sue sperimentazioni senza perdere intensità e determinazione. Svelare il corpo della donna con la sua forza, smembrarlo nell’atto del movimento per riscoprirlo: questo è il percorso che ha portato a comporre le opere che fanno parte della raccolta Dinamismi interiori. “All’inizio cercavo quasi di togliere la pelle dal corpo e di lasciare solo un’immagine anatomica per creare con i colori una materia diversa. Poi, pian piano, con diversi materiali e anche attraverso sovrapposizioni, ho iniziato a mettere quella stessa immagine sotto una luce diversa per penetrare all’interno della figura”.
Una Metamorfosi, un viaggio Tra le forme di una Immagine di donna colta forse nel momento del riposo, mentre “tiene in cerchio intorno a sé il filo delle ore, l’ordine degli anni e dei mondi“(M. Proust – Dalla parte di Swann).
Le opere saranno in mostra fino al 15 giugno 2013.
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