L’80% delle società finanziarie non bancarie attive in Italia rischia di uscire dal mercato in seguito all’andamento congiunturale dell’economia e alle disposizioni applicative del D.Lgs 141/2010. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Sestante Culturae, associazione culturale costituita per studiare le trasformazioni in atto nell’intermediazione finanziaria. La normativa secondaria, in corso di elaborazione da Banca d’Italia, introdurrà requisiti organizzativi, amministrativi e patrimoniali più stringenti che, tra l’altro, si tradurranno in un incremento medio dei costi a carico delle società. A seconda delle dimensioni e della struttura organizzativa, l’incremento potrà variare da decine a centinaia di migliaia di euro all’anno, comprimendo i margini di imprese già penalizzate dalle difficoltà nel funding e dalla diminuzione dell’attività creditizia.
Credito: l’80% delle società finanziarie non bancarie a rischio
L’80% delle società finanziarie non bancarie attive in Italia rischia di uscire dal mercato in seguito all’andamento congiunturale dell’economia e alle disposizioni applicative del D.Lgs 141/2010. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Sestante Culturae, associazione culturale costituita per studiare le trasformazioni in atto nell’intermediazione finanziaria. La normativa secondaria, in corso di elaborazione da […]
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