Con questa prima esposizione di MarcheInArte trenta artisti della provincia di Ancona ci offrono l’opportunità di rivolgere lo sguardo, attraverso le loro opere, su altrettante letture di quel mare nel quale siamo tutti chiamati a navigare.
“Si salvi chi può!” grida il comandante quando nel mare in tempesta la nave è prossima ad affondare.
Ma chi di fronte a tale avversità ha la capacità di salvarsi potendo contare su doti fisiche e mentali male, o forse mai, esercitate? Obbligati a confrontarci con una natura abitualmente tenuta a distanza, ci troviamo per la prima volta “soli” a lottare per la sopravvivenza. Condizione estrema, di assoluta essenzialità nella quale, costretti in un istante a prendere coscienza dell’appartenenza ad un unicum che tutti avvolge e tutti tende a risucchiare, convogliamo ogni energia nel tentativo disperato di guadagnare il domani.
Tranquillo o in tempesta, quel mare è la vita; ed è essa a chiederci di essere navigata in ogni istante con la consapevolezza di chi, nocchiero di sé stesso, responsabilmente la affronta in prima persona.
Un fare per lo più sconosciuto ai molti che, in balia delle onde, vengono trascinati sul fondo dai vortici; modalità invece propria degli artisti che, animati da passione e portatori di visioni uniche si presentano forti di un sentire che li rende vigili e reattivi.
“Si salvi chi può!” è l’imperativo dell’arte che attribuisce senso all’esistenza. Un imperativo cui l’artista risponde con un esercizio continuo d’attenzione, d’affermazione e di confronto. Una salvezza guadagnata quotidianamente da chi si rende protagonista in quell’universo che, a tutti comune, da altri mai è messo in discussione.
Trenta artisti della provincia di Ancona ci offrono l’occasione per rivolgere lo sguardo, attraverso i loro lavori, su altrettante visioni di quel mare nel quale siamo tutti chiamati a navigare.
Giuseppe Salerno
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