L’Italia cambia forma e anche sostanza, ogni anno sempre di più, mentre i flussi migratori aumentano, la nazione si confronta con diverse religioni e culture.
In Italia non c’è nessuna invasione musulmana, ma le religioni sono arrivate sulla penisola, insieme alle persone, creando un’Italia multireligiosa. E’quanto è emerso dal rapporto appena pubblicato del Centro studi e ricerche Idos contenuto nel progetto “Religioni, dialogo, integrazione”, un vero e proprio vademecum a cura del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, finanziato dal Fei (Fondo europeo per l’Integrazione di cittadini di paesi terzi). In base a questa ricerca su cinque milioni di stranieri presenti sul territorio italiano, più del 50% dei residenti in Italia è di religione cattolica, il 32 % è musulmano, e il resto, poco più di un ventesimo, è rappresentato dal variegato mondo di religioni orientali, tradizionali, insieme ad atei e agnostici. La religione si sa è l’oppio dei popoli e spesso anche il suo specchio, visto che anche attraverso di essa è possibile evidenziare, l’ampia varietà di provenienza dei migranti che vengono in Italia da ogni parte del mondo.
In questo pluralismo religioso e culturale non sempre cittadini italiani e immigrati riescono a dialogare e ad accettare, soprattutto la maggioranza cristiano-cattolica, usi e costumi di comunità religiose diversità.
Ci prova la comunità islamica di Milano, che vede nell’Expo 2015 un traguardo anche per i musulmani italiani per avere un luogo dove pregare e esprimere la propria spiritualità, proprio come fanno gli italiani con le tante chiese sparse sul territorio nazionale. Lo ha spiegato l’Imam dell’associazione islamica di via Padova Mahoud Asfa a margine del convegno “Cristiani e musulmani nell’era del meticciato di civiltà.
Sotto il profilo istituzionale, il progetto “Religioni, dialogo, integrazione” ha rivitalizzato la funzione dei Consigli Territoriali, soprattutto per quanto riguarda i Tavoli di dialogo interreligioso, strumenti di conoscenza ed educazione al rispetto dell’altro.
Guarda anche il video sulla multireligiosità qui
Lisa D’Ignazio
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