“La Regione Abruzzo convochi immediatamente una riunione per nominare il CdA dell’Accademia dell’Immagine. È l’ultimo appello che rivolgiamo al presidente Chiodi e all’assessore De Fanis, colpevolmente immobili da tempo. Se non avremo una risposta a breve, sarà il Comune stesso a indire la riunione al posto della Regione, per trovare uno sbocco positivo ad una vicenda davvero paradossale che si trascina da tempo”.
Lo afferma l’assessore comunale alle Politiche culturali, Stefania Pezzoapne, che torna sulla vicenda dell’Accademia dell’Immagine.
“Concordo pienamente con la presa di posizione del segretario provinciale della CGIL Trasatti- aggiunge l’assessore- La Regione sta lasciando scivolare verso una morte certa un’istituzione culturale prestigiosa, che ha dato tanto alla città, dove si sono formati giovani talenti, come dimostra la recente premiazione dell’aquilano Alessandro Palmerini, che proprio lì si è formato.
Non capisco come mai la giunta regionale trova tempo e fondi, per finanziare giustamente altre istituzioni culturali regionali, in situazioni al limite del fallimento, ma non alza un dito e abbandona a se stessa l’Accademia dell’Immagine, trattata da Cenerentola, con un atteggiamento vessatorio e discriminate. Una condotta vergognosa, che lascia irrisolte situazioni, che si trascinano da troppo tempo: la sorte dei dipendenti in cassa integrazione e il patrimonio immobiliare di cui dispone l’Accademia, ovvero la sua sede. Un immobile di un grande prestigio, per cui il Comune ha anche trovato i fondi per la ristrutturazione. Il sospetto che abbiamo sollevato più volte è che la Regione intenda lasciar morire l’Accademia per impossessarsi dell’immobile. Se così fosse, ci troveremmo di fronte ad una politica scellerata, che continua a compiere scempiaggini ai danni della cultura. Insomma una Regione matrigna, che fa morire una istituzione prestigiosa, mette sul lastrico lavoratori e famiglie e magari fa anche l’affare, acquisendo la sede.
La regione convochi l’incontro. Rimettiamo in piedi il CdA, con persone che, a titolo gratuito, in nome e per conto degli enti di riferimento, predispongano un piano d’azione, anche interloquendo positivamente con il Centro sperimentale di Cinematografia.
Il Comune dell’Aquila non abbandonerà questa situazione; insisteremo fino ad ottenere un risultato adeguato ad una città che si sta candidando a Capitale Europea della Cultura 2019”.
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