Approvata la graduatoria del progetto “Fare impresa 2”(vedi graduatoria istanze ammissibili): poco più di 8,5 milioni di euro che la Regione Abruzzo ha messo a disposizione di chi vuole investire sul proprio talento.
“Fare impresa 2”, del Piano operativo del Fondo sociale europeo, rappresenta la prosecuzione di “Fare impresa 1”.
“Fare impresa 2” darà un supporto anche formativo ai neo imprenditori aggiudicatari per acquisire strumenti operativi indispensabili per affrontare al meglio questa nuova sfida per il futuro. Investire sulle proprie idee e a realizzarle con impegno e tenacia, nella consapevolezza che cambiare si può, è questo che molti abruzzesi in questo momento così difficile grazie ai decisori pubblici dimostreranno.
L’assessore al Lavoro, Paolo Gatti: “20 milioni di euro per dare linfa alla voglia di intrapresa dell’Abruzzo: Fare Impresa – afferma – e’ risultata un’iniziativa di successo che nelle due edizioni ha consentito la nascita di 286 nuove imprese. In questa seconda edizione abbiamo innalzato fino al 75 per cento il contributo a fondo perduto (il precedente progetto prevedeva il 50 per cento) pari a un massimale di 80 mila euro per la nascita di nuove attivita’ e abbiamo semplificato la procedura amministrativa per l’ammissione al finanziamento, in modo da rendere il progetto piu’ snello. Infine abbiamo deciso di accompagnare gli aggiudicatari con della formazione ex post che garantiamo ai neo imprenditori, per acquisire strumenti operativi indispensabili per affrontare al meglio questa sfida. Ancora una volta – commenta l’assessore – tanti abruzzesi, nonostante questo momento cosi’ difficile, hanno dimostrato il loro coraggio e la loro tenacia: quando le Istituzioni creano opportunita’ concrete essi accettano di intraprendere la sfida del mercato, forti delle proprie competenze e delle proprie idee. Interpreto la grandissima partecipazione di potenziali nuove imprese, il quadruplo rispetto alla prima edizione, come il segnale che anche il messaggio culturale che abbiamo lanciato alla societa’ abruzzese e’ stato colto. Di fronte alla crisi non si puo’ stare fermi in attesa di vecchie ricette assistenzialiste, ma bisogna competere e intraprendere”, conlcue Gatti.
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