“Abbiamo attivato un’esperienza significativa dal punto di vista sociale e di valorizzazione delle nostre periferie”: così ha presentato questa mattina il progetto degli orti urbani, l’Assessore all’Ambiente Alfredo Moroni in conferenza stampa, presso le sedi del Comune dell’Aquila.
L’Aquila ha bisogno di luoghi di aggregazione e se possibile all’aperto, ed è per questo che da anni l’Assessorato all’Ambiente del Comune dell’Aquila insieme al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga portano avanti il progetto degli orti urbani. L’attività che all’inizio si era sviluppata in prossimità dei Progetti CASE, in 11 aree, oggi vuole spostarsi anche in altri luoghi della città. I nuovi insediamenti di orti urbani riguarderanno le zone di Bagno e Sassa, dove verranno avviati due progetti pilota.
Gli orti urbani non sono solo appezzamenti di terreno destinati alla tradizionale coltivazione di ortaggi o frutta, ma sono anche uno strumento di riqualificazione delle periferie, un modo per riappropriarsi del territorio circostante, soprattutto dopo lo spaesamento del post sisma, e uno strumento di sana socializzazione.
L’ambizione è far si che quello che oggi è ancora considerato un passatempo, diventi l’alternativa che l’agricoltura, anche in zone difficili da sfruttare come l’aquilano, può proporre per avere a tavola cibi di qualità e conoscere il proprio territorio.
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Lisa D’Ignazio
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