“C’è un po’ di tutto, c’è la vita di persone che si sono messe in gioco e che volenti o nolenti, hanno dovuto reinventarsi in un nuovo paese. Ogni ritratto presenta un aspetto particolare dell’emigrazione, il dolore della madre per i figli lasciati al paese d’origine, la voglia di tornare per insegnare quanto appreso, l’orgoglio per aver saputo mantenere una famiglia intera con il lavoro fatto in Italia. Ogni storia è un universo”. Con queste parole il regista friulano Massimo Garlati-Costa racconta il suo viaggio tra i migranti in Italia che hanno narrato la loro esperienza come uomini e donne in terra straniera.
Succede grazie ad un progetto video “Nuovi Italiani. Cartoline dall’Italia”, avviato nel 2010 come documentario per la televisione e realizzato dal regista friulano Massimo Garlati-Costa. L’opera ha vinto il Concorso Pluralia 2013 come miglior audiovisivo di comunicazione sociale al Festival del Cinema documentario “Premio Marcellino De Baggis” di Taranto, risultando la più votata dal pubblico. Le cartoline sono 15 ritratti, in cui per una volta sono loro i protagonisti e i narratori delle proprie storie.
Zoubir Fellah dell’Algeria e Naiane Beltrami del Brasile, sono alcuni dei volti ritratti, cittadini che hanno scelto di vivere in Italia e di raccontare alla telecamera le loro personali esperienze di vita, dalle vicende familiari ai motivi che li hanno spinti a una scelta di emigrazione.
Intorno al mondo dell’immigrazione e alla sua narrazione ci sono ancora pregiudizi e pressioni più o meno razziste che non permettono che se ne faccia un racconto sano e veritiero, come racconta il regista.
“Le difficoltà incontrate nel coinvolgere gli sponsor, sia pubblici che privati e soprattutto la riluttanza dei canali televisivi nazionali a collaborare, sia alla realizzazione che alla distribuzione di un documentario sull’immigrazione, ci ha spinti a pensare in modo diverso e, crediamo, innovativo – spiega Massimo Garlati-Costa.
“Le storie narrate sono testimonianze preziose della vita di persone che dividono con gli italiani autoctoni quotidianità e problemi, e come spiega il regista “ritratti che potranno essere visti anche fra qualche decennio e che molto ci racconteranno su come era il nostro paese agli inizi del duemila”.
Guarda anche il video sul documentario “Nuovi italiani. Cartoline dall’Italia” qui
Lisa D’Ignazio
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