E’ un Sindaco stanco e ancora poco sicuro delle risposte ottenute a Bruxelles, quello che questa mattina si è presentato in Consiglio comunale dopo il viaggio al Parlamento europeo per avere spiegazioni sulla ricostruzione della città terremotata.
L’Europa rimane uno spettro a detta di Cialente che vede nell’organismo sovranazionale un ostacolo alla ricostruzione aquilana.
Il problema di poter sforare il patto di stabilità resta ancora motivo di preoccupazione per l’Aquila. La trasferta, secondo il primo cittadino aquilano, ha aperto le porte per un dialogo con l’Europa, ma non per mettere sul tavolo delle priorità la questione della ricostruzione.
L’ europarlamentare tedesca Ingeborg Grassle, referente per il Ppe, il partito europeo di centro destra, sui temi economici e molto vicina ad Angela Merkel, durante l’audizione al Parlamento europeo ha, infatti, definito la ricostruzione del capoluogo una questione nazionale, tutta italiana.
Dopo che la Corte dei Conti aveva bocciato la spesa per la costruzione degli alloggi del progetto CASE, perché violerebbe le stringenti norme comunitarie che impediscono di essere beneficiari di aiuti di stato, nella trasferta europea è emerso che il pericolo per una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sembra essere stato scampato.
Oltre ai temi affrontati durante l’audizione, Cialente tira fuori la sua idea per L’Aquila: realizzare la proposta dell’economista statunitense Warren Mosler. Agli occhi del primo cittadino la ricetta Mosler sarà la panacea di tutti i mali.
Guarda anche il video sulla intervista a Cialente tornato da Bruxelles qui.
Lisa D’Ignazio
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