Ha detto addio al mondo della lotta alla sla e al calcio Stefano Borgonovo, morto ieri all’età di 49 anni dopo un lungo periodo passato a combattere contro la sclerosi laterale amiotrofica. Lascia la moglie e quattro figli. Dopo una carriera come giocatore in Milan, Como, Pescara e Fiorentina, nel settembre 2008 aveva annunciato di essere malato di sla, una malattia che ha colpito vari sportivi, ed essere ormai in grado di comunicare solo grazie ad un sintetizzatore vocale. Nacque allora la fondazione che porta il suo nome, una onlus che sostiene la ricerca contro la Sla.
Nato a Giussano, in Brianza, il 17 marzo del 1964, Borgonovo ben presto si affermerà come attaccante di razza, e non ancora diciottenne vestirà la maglia del Como, giocando in serie A.
Nel 1988 indossa la maglia viola, la Fiorentina diventa il suo vincente campo di battaglia insieme ad un alleato come Roberto Baggio. Stefano insieme al “Codino” verrà ricordato per il grande successo sul campo: insieme totalizzeranno 29 reti in tutta la stagione.
Numeri che permettono a Borgonovo di vestire finalmente la maglia del Milan nella stagione in cui i rossoneri vincono la Supercoppa Europea, la Coppa Intercontinentale e la Coppa dei Campioni.
Dopo una breve parentesi di nuovo nella sua amata Fiorentina Borgonovo passa in Abruzzo e approda nella squadra del Pescara. Nel ’94 passa a Brescia, prima di rientrare a Udine dove chiude la sua carriera da calciatore restando senza gol per ben due anni. Poi nel 2005 l’addio a tutto quello che era il mondo del pallone.
La “stronza” questo era il nome che Borgonovo aveva dato alla Sla, gli aveva chiuso le porte del calcio, gli ha tolto progressivamente fino all’ ultimo la vita, ma ha anche permesso a Borgonovo di dimostrare l’estrema umanità, il coraggio, la forza, e la tenacia che ha trasmesso a tutti, malati o no di stronza.
Guarda anche il video su Stefano Borgonovo qui.
Lisa D’Ignazio
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