La notizia è stata pubblicata il 27 in Gazzetta Ufficiale, quando tutti erano affaccendati a parlare di Iva e di tasse sulle e-cig. Ma sugli italiani è arrivata una nuova ministangata: tutti i bolli fissi da 1,81 euro aumentano a 2 euro e quelli da 14,7 a 16 euro. Per sempre.
Il “ritocco” è stato inserito nella legge 24 giugno 2013 n. 71, “in favore delle zone terremotate del maggio 2012, per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e per la realizzazione degli interventi di Expo 2015″.
20 centesimi in più per ogni documento
A pagarne le spese, saranno naturalmente i contribuenti italiani, sui quali, secondo i commercialisti italiani, la novità è “destinata ad avere un largo impatto”.
L’imposta di bollo di 1,81 euro (oggi 2 euro) si paga infatti in tantissimi atti, dalle fatture alle le note, dai conti a tutti i documenti “recanti addebitamenti o accreditamenti, anche non sottoscritti”, per un valore superiore a 77,47 euro.
Atti di notorietà e pubblicazioni di matrimonio
Tutti gli atti rogati o autenticati da notai, estratti o copie conformi all’originale costeranno non più 14,7 euro a pagina ma 16. Idem tutte le scritture private. Stessa cosa per gli atti di notorietà e le pubblicazioni di matrimonio.
Giulia Nitti – ilsalvagente.it
Lascia un commento