Non solo mattoni e luoghi fisici, eppure proprio da questi non si può prescindere ogni qualvolta si parla di ricostruzione, anche culturale, dell’Aquila. Perché qui il dramma “non si è ancora concluso, ma lo vediamo nelle persone ogni giorno”. E i “Cantieri dell’immaginario”, corposo cartellone estivo di eventi che, tra musica, teatro, danza e arti performative, rianimerà per oltre un mese piazze e luoghi simbolo del centro storico aquilano, “sono sì cantieri immateriali – ha dichiarato stamattina il ministro ai Beni Culturali, Massimo Bray, all’inaugurazione della rassegna presso il Palazzetto dei Nobili aspettando il prestigioso appuntamento, stasera, alle 21, 30, con l’Orchestra Giovanile Italiana e la Sandor Vègh Institute Chamber Orchestra – ma sono anche quelli fisici della case che dobbiamo ricostruire. Ridare ai cittadini i luoghi di incontro, essendo ancora molte piazze e luoghi inagibili. Impegnarsi a finire un mese prima, un anno prima, queste le risposte che dobbiamo dare”.
Una scommessa – sulla cultura come “volano della ricostruzione non solo economica, ma anche politica e civile” e “forma di riscatto della città ferita” – che ricade, per il titolare delle attività culturali, su tutto il governo: “devono essere scelte politiche forti, sicure. Noi dobbiamo garantire che i cittadini tornino nella loro città. Dobbiamo fare in modo che i palazzi, le abitazioni civili, insieme a quelle storico artistiche religiose, quelle grandissimi opere che siamo tutti impegnati a restaurare, trovino di nuovo la vita per i cittadini dell’Aquila”.
Spazi e percorsi storici, architettonici e memoriali, dentro e fuori la zona rossa, restituiti alla partecipazione reale dagli spettacoli e laboratori in programma (su www.cantieridell’immaginario.it): grande attesa, stasera, alle 21,30, per l’esibizione, a cura della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, su musiche di Mozart e Berio, dell’Orchestra Giovanile Italiana (Scuola di Musica di Fiesole) e della Sandor Vegh Institute Chamber Orchestra (Universitat Mozarteum Salzburg), presso Piazza Santa Margherita detta dei Gesuiti.
Ma tra i luoghi restituiti alla città in occasione della kermesse, ci sono anche l’Oratorio di San Giuseppe dei Minimi, appena riaperto, e il Palazzetto dei Nobili, come ha ricordato la senatrice Stefania Pezzopane lanciando il jaccuse a Regione e Provincia per i tagli alla cultura: “Col terremoto la città ha visto morire molte cose, molte vivono male o sopravvivono. Inaccettabile chi lancia accuse perché prima della cultura ci sono altre priorità. Tranne Comune e Ministero che hanno investito nella cultura, Regione e Provincia hanno tagliato i fondi culturali e il progetto dei cantieri è una reazione a questo, a chi pensa che la cultura è un lusso dei tempi migliori”. All’amministrazione regionale va invece il riconoscimento di Pezzopane per la disponibilità del cortile del Forte Spagnolo “perché nulla all’Aquila è facile”.
All’Indirizzo della Regione anche l’intervento del sindaco, Massimo Cialente, sull’Accademia dell’Immagine: “Non voglio polemizzare con la Regione, ma ci manca ancora l’accademia dell’Immagine. E’ allucinante che la Regione non rinomini il consiglio di amministrazione. Perché per noi questo tassello è importante”.
Fuori polemica, la sfida del primo cittadino è di “far diventare i cantieri un appuntamento fisso con la stagione estiva” guardando a Umbriajazz. E a rinnovare intanto il successo della scorsa edizione: “insperato – ha sottolineato Cialente – visto che si è trattato di far ritrovare gente in una città che non c’è”. Da qui, come per Bray, l’impegno dell’immaginario torna materico, con uno sguardo all’Europa: “Guai se non diamo subito ai cittadini la possibilità di tornare ad abitare qui nelle case”. E ancora: “Tra pochi anni avremo gli alloggi del piano case liberi. Vogliamo destinarne una parte a giovani talenti richiamati qui per sperimentarsi da ogni parte d’Europa. Perché l’Aquila torni ad essere quello che era prima: una città viva che faceva della cultura un fatto identitario”-
Sulla stessa lunghezza d’onda, Antonio Massena, coordinatore generale dei “Cantieri dell’Immaginario”: “Si tratta di un progetto nato 4 anni fa. L’idea è immaginare qualcosa che vada oltre l’immaginario, puntando sui giovani e l’interdisciplinarietà”. La sfida, ancora una volta, è “che attraverso la cultura si riesca a far ripartire l’economia di questa regione”.
Il progetto, coordinato dal Comune dell’Aquila, col sostegno del Fus e la partecipazione di Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, Solisti Aquilani, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Gruppo E-Motion, TeatroStabile d’Abruzzo, L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione, Teatro Zeta, Associazione Arti e Spettacolo e Associazione Teatrale Abruzzese Molisana, è promosso dal Ministero per i Beni Culturali in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali d’Abruzzo.
Elisabetta Viti
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