Oltre 70 minuti densi di immagini per raccontare 27 diverse localita’ e interviste a 40 personaggi tra testimonial, studiosi ed esperti. Prodotto grazie al finanziamento della legge per la tutela e la fruizione dei siti italiani posti sotto la tutela dell’Unesco, arriva il docu-film L’Italia dei Longobardi dedicato ai luoghi entrati a far parte del Patrimonio dell’Umanita’. E il dg valorizzazione del ministero dei beni culturali, Anna Maria Buzzi, annuncia la pubblicazione di un libro bianco con lo stato di attuazione e i dati sull’utilizzazione della legge (77/2006).
Realizzato dall’Associazione Italia Langobardorum, in partenariato con Archeoframe, il laboratorio di Valorizzazione e Comunicazione dei Beni Archeologici dell’Università IULM di Milano, ‘L’Italia dei Longobardi’ e’ nato per sottolineare il il riconoscimento del Sito ‘I Longobardi in Italia. I Luoghi del potere (568-774 d.C)’, iscritto dal 25 giugno 2011 nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco e verra’ distribuito nei festival e nelle scuole, oltre che caricato su youtube e sui siti istituzionali, in prima fila il sito della direzione valorizzazione del Mibac, che assegna i finanziamenti.
”Dall’entrata in vigore della legge ad oggi sono stati finanziati 230 progetti per un ammontare complessivo di quasi 18 milioni di euro”, ha sottolineato il dg Buzzi. Il sindaco di Spoleto, Presidente dell’Associazione “Italia Langobardorum, Daniele Benedetti, ha posto l’accento “sull’importanza della leale collaborazione tra diverse Amministrazioni locali (anche di diverso colore politico), e le Istituzioni, per dare continuità ad un progetto che non si conclude oggi con il documentario, ma che inizia un virtuoso percorso di valorizzazione territoriale dell’intero Sito. dei Longobardi in Italia. Per realizzare il documentario, ha raccontato Luca Peyronel docente dello Iulm, e’ stato necessario un anno di lavoro, tra fase preparatoria, sopralluoghi e riprese filmate, per un totale di 300 ore di girato.
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