Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione a giugno segna una risalita, con il tasso che su base annua passa dall’1,1% di maggio all’1,2%. Per il Codacons si tratta di una pericolosa inversione del trend in un momento in cui la domanda ed i consumi continuano invece a precipitare. Questa anomalia dipende dalla scarsa concorrenza e dalla mancate liberalizzazioni che consentono, nonostante la crisi, di poter speculare su alcuni prodotti stagionali come la frutta ed i pacchetti turistici. L’aumento dei prezzi della frutta fresca, + 6,9%, ha dell’incredibile e dimostra come il Governo debba al più presto intervenire sulla filiera agroalimentare troppo lunga, favorendo la vendita diretta agricoltore-consumatore e obbligando il commerciante ad esporre il doppio prezzo, ossia anche il prezzo pagato all’ingrosso dal negoziante con la percentuale di ricarico. Gli aumenti esorbitanti su base mensile che si sono registrati nel settore del turismo dimostrano come non esista una vera concorrenza tra i tour operator (pacchetti vacanza nazionali +12,8% su base mensile) o nel settore dei trasporti (trasporto marittimo passeggeri +13,1% su base mensile). Una stangata che complessivamente equivale, in termini di aumento del costo della vita, a 419 euro per una famiglia tipo di 3 persone e a 345 euro per una di 2 componenti.
Inflazione: Codacons, speculazioni su frutta e vacanze
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione a giugno segna una risalita, con il tasso che su base annua passa dall’1,1% di maggio all’1,2%. Per il Codacons si tratta di una pericolosa inversione del trend in un momento in cui la domanda ed i consumi continuano invece a precipitare. Questa anomalia dipende dalla scarsa […]
Lascia un commento