Sanitopoli: condannato a 9 anni e 6 mesi Ottaviano Del Turco

L’ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco è stato condannato a 9 anni e 6 mesi in primo grado nel processo “Sanitopoli”, a Pescara.  Il 14 luglio 2008 fu portato in carcere per presunte tangenti nella sanità privata abruzzesel. Il pm aveva chiesto 12 anni. “Ho perso le speranze quando il Pm ha chiesto […]

L’ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco è stato condannato a 9 anni e 6 mesi in primo grado nel processo “Sanitopoli”, a Pescara.  Il 14 luglio 2008 fu portato in carcere per presunte tangenti nella sanità privata abruzzesel. Il pm aveva chiesto 12 anni.

“Ho perso le speranze quando il Pm ha chiesto la condanna a 12 anni. Una richiesta pesantissima che nell’opinione pubblica avrebbe fatto passare la convinzione della colpevolezza”. Così Ottaviano Del Turco ai giornalisti all’esterno della sua casa a Collelongo (L’Aquila), dove ha atteso la sentenza dei giudici di Pescara. “Pm e giudici – dice – fanno lo stesso percorso e quindi sono abituati a ragionare con la stessa logica inquisitoria”.

Il tribunale collegiale di Pescara ha condannato anche l’ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu a quattro anni; l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga a nove anni; gli ex assessori regionali Bernardo Mazzocca e Antonio Boschetti, rispettivamente a due anni e quattro anni; l’ex segretario generale dell’ufficio di presidenza della Regione Lamberto Quarta a sei anni e sei mesi; l’ex capogruppo regionale del Pd Camillo Cesarone a nove anni. Il Tribunale ha invece assolto l’ex assessore regionale alla sanità di centrodestra Vito Domenici, l’ex amministratore delegato della Humangest Gianluca Zelli, l’ex segretario dell’ ex assessore Mazzocca, Angelo Bucciarelli. “Io siccome non ho fatto niente – ha detto Aracu – non accetto neanche la pena di un’ora e né di un euro. “Quindi – ha proseguito – è un’ingiustizia e basta. Vuol dire che c’é chi vede le condanne a modo proprio. Viva Berlusconi”.

In totale sono 25  le persone giudicate per accuse che vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, all’abuso, alla concussione, al falso, alla truffa, al riciclaggio.

 

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