Banane, la ministra Cecile Kyenge incassa la solidarietà del mondo politico

Mentre Forza Nuova smentisce ogni suo coinvolgimento nel lancio di banane avvenuto ieri a Cervia, la ministra dell’integrazione Cecile Kyenge incassa la solidarietà del mondo politico e rilancia ricordando la vicinissima partenza del Piano interministeriale contro il razzismo, la cui elaborazione insieme all’Unar prenderà il via il prossimo 30 luglio. Obiettivo, spiega Kyenge, “rafforzare gli strumenti in nostro possesso” per contrastare il razzismo, “rispettando le convenzioni internazionali”. “Il coraggio e l’ottimismo per cambiare le cose – scrive la ministra su Twitter – deve soprattutto partire dalla base e arrivare alle istituzioni”.
Sull’episodio della sera di venerdì, la solidarietà arriva da destra e da sinistra. Il collega di governo Graziano Delrio scrive: “«Brava Cecile, e comunque le italiane e gli italiani sono con te”. Il segretario Pd dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, aggiunge: “Cara Cecile la tua civile determinazione è la loro sconfitta”, mentre la titolare del dicastero dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sempre su twitter scrive: “Sono solidale con il Ministro Kyenge, apprezzo il suo coraggio e la sua determinazione, sarò sempre con lei e con lei sarà la scuola”. Sul fronte opposto, la portavoce del gruppo Pdl alla Camera dei deputati Mara Carfagna afferma: “Brava Cecile, l’ironia è il grimaldello per scardinare il senso del ridicolo al quale si espongono gli stolti”. Più generico il segretario della Lega Nord Roberto Maroni: “Non so che cosa sia successo esattamente, non riguarda la Lega”, anche se poi aggiunge che l’episodio è “un’idiozia”.
Ma proprio per la festa della Lega Nord, in programma il prossimo 3 agosto, la ministra Kyenge tornerà a Cervia, dove avrà un incontro pubblico con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Che con riferimento all’episodio di ieri afferma: “I lanci di banane, le offese personali e ogni altro epiteto espresso nei confronti del ministro Kyenge li condanno senza se e senza ma. Non è questo il civile e democratico confronto che ci deve essere tra il ministro e chi non la pensa come lei”.