Ancora una giornata tragica per i vacanzieri di mare e montagna in questa fine di agosto. Un alpinista ha perso la vita nel Lecchese, un uomo partito alla ricerca di funghi è morto nei pressi del passo di Brocon, in provincia di Trento, un turista inglese di 44 anni è annegato nelle acque di Gallipoli mentre il corpo di un bagnante sardo disperso da ieri è stato ritrovato oggi al largo della costa nord orientale della Sardegna. Quattro morti in tutto, a cui si aggiungono altri due alpinisti che hanno perso la vita sul versante svizzero del Monte Bianco: non si conoscono i loro nomi, si sa solo che non sono italiani. Massimo Collu, barista di 43 anni, si era immerso ieri sera nelle acque di Budoni, nelle coste del nuorese. Pur essendo un esperto nuotatore, era scomparso in mare. Dopo una notte di ricerche da parte degli uomini della Capitaneria di porto di Olbia, di squadre di volontari e di diversi amici, questa mattina il corpo dell’uomo è stato ritrovato a circa cinque miglia dal luogo in cui è scomparso, a 2 miglia e mezzo dall’isola di Pedrami. L’altra vittima del mare è un turista inglese di 44 anni, Mark Leonard Peter Ryan, che, immersosi nelle acque della marina di Rivabella, a Gallipoli, è annegato dopo aver accusato un malore.
E’ la montagna però, ancora una volta, a registrare il bilancio più pesante. Un quarantenne di Milano è morto precipitando per circa 200 metri in un canale in Grigna, nel lecchese. L’allarme era scattato già ieri quando di lui non aveva avuto più notizie l’amico che lo aspettava per una gita programmata assieme. Il corpo è stato avvistato oggi da un elicottero dei soccorsi quando l’uomo era ormai senza vita.
Un altro tragico incidente ha coinvolto invece un 81enne di Padova, scomparso da ieri sera dopo che non era più rientrato da un’escursione in cerca di funghi. E’ stato ritrovato morto oggi a Piancavalli, nel comune di Castello Tesino, nei pressi del passo di Brocon. L’uomo è scivolato per una sessantina di metri in una forra priva d’acqua.
In serata, poi, la notizia di due alpinisti morti in un incidente avvenuto ieri sul versante svizzero dell’Aguille d’Argentiere, vetta di 3.901 metri al confine con la Francia nel massiccio del Monte Bianco. I due, legati in cordata, sono precipitati per circa 400 metri in direzione del ghiacciaio di Salesina. Erano partiti dal rifugio del Trient a oltre 3000 metri di altezza. Sull’incidente non sono state fornite altre notizie: si sa solo che le vittime non sono italiane.
La giornata di oggi conta anche un ferito grave a Cimolais, un uomo di 63 anni partito con un amico per un’escursione, e un altro in provincia di Bergamo, dove un escursionista in cordata è precipitato per 15 metri in alta valle di Scalve. Disavventura a lieto fine per un uomo e il figlio undicenne, invece, nell’alto Jonio Cosentino. La Guardia costiera di Corigliano li ha salvati dopo che si erano trovati in difficoltà con la loro imbarcazione.
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