Nasce L.I.F.E. Lega Italiana Fumo Elettronico aderente a Federcontribuenti

«Si denuncia la tendenza compulsiva ossessiva di questo governo nel creare vere e proprie psicosi in cittadini che, già alle prese con una marea di problemi per questa o quella lacuna politica amministrativa, ci chiamano per vedersi spiegati in che modo, da oggi in poi, devono vendere la propria merce». Si tratta dei commercianti di […]

«Si denuncia la tendenza compulsiva ossessiva di questo governo nel creare vere e proprie psicosi in cittadini che, già alle prese con una marea di problemi per questa o quella lacuna politica amministrativa, ci chiamano per vedersi spiegati in che modo, da oggi in poi, devono vendere la propria merce». Si tratta dei commercianti di sigaretta elettronica. Imprenditori che, nei mesi precedenti, hanno, ignari del pandemonio alle porte, stretto contratti pubblicitari o sponsorizzato eventi locali e che oggi temono di vedersi recapitare multe per la violazione assurda di pubblicizzare i propri prodotti perchè equiparati alle sigarette tradizionali. «L’assurdità di una legge nata solo per far cassa e per capitolare in una prossima monopolizzazione del prodotto e-cig. Hanno visto che il prodotto piace ai consumatori e così, in pieno conflitto di interessi, visto che è lo Stato a guadagnarci sul tabacco, ora vogliono per se il prodotto e i consumatori». Il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella, invia tale nota per far presente sia all’opinione pubblica, sia ai legislatori, dell’ingiustizia a danno di questi commercianti. Imprenditori che nella precarietà e confusione di una neo legge, non sanno nemmeno se possono esporre più la propria vetrina o insegna, «non si rendono conto dei danni che creano, non capiscono in nessun modo che stanno uccidendo ogni possibilità di ripresa economica, inoltre, agiscono prepotentemente contro a dei contribuenti. Gente che lavora e paga le tasse». La Federcontribuenti sta raccogliendo centinaia di adesioni, da tutta Italia, sono tutti commercianti di sigaretta elettronica e l’associazione, tramite il suo studio legale, ha già messo in cantiere varie misure per contrastare sia il decreto legge che prevede divieto di pubblicizzazione, l’equiparazione delle e-cig alle bionde tradizionali, l’aumento delle tasse ed ect, sia contro questo mal costume italiano che vede perennemente ogni categoria di cittadino o imprenditore strapazzato e incriminato da un sistema politico giratondaio, nel senso che parla, discute e legifera sempre per i propri tornaconto.
Non solo contro questi imprenditori si è legiferato, ma anche contro chi cerca di smettere di fumare o limitare i danni del fumo scegliendo di passare alla sigaretta elettronica. La comunità scientifica mondiale è chiara sui benefici della e-cig rispetto alla bionda tradizionale, invece da noi gli svapatori sono costretti a stare tra comuni fumatori: «ogni qual volta verranno confinati a svapare con i fumatori si procederà a una denuncia al ministero della salute».
Nei prossimi giorni, sul sito nazionale della Federcontribuenti, una pagina web nata esclusivamente per assistere tutti i rivenditori di sigarette elettronica dove si potranno trovare informazioni, documenti e tutto quanto possa servire per ottenere una assistenza, tutela e informazione chiara e precisa.

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