Rifondazione Comunista ribadisce la propria contrarietà alla realizzazione della centrale a biomasse nel nucleo industriale di Bazzano (L’Aquila).
Le motivazioni sono le stesse per cui il Consiglio comunale dell’Aquila si è espresso contro la realizzazione della centrale: per la non congruità dell’impianto con la natura del nucleo industriale, principalmente artigianale e commerciale, con sedi istituzionali ed uffici, e perché l’approvvigionamento delle biomasse in un raggio di 70 km risulta essere problematico in quanto non vi potrà essere negli anni la quantità di legnatico necessaria a sostenere l’impianto.
Il nostro patrimonio boschivo è fortunatamente in gran parte tutelato dai parchi nazionali e regionali ed è di natura di uso civico quindi gestito dalle amministrazioni separate: questi enti dovrebbero essere coinvolti nel precesso decisionale, invece di essere scavalcati senza neppure un ruolo consultivo.
Non è questo lo sviluppo capace di qualificare il nostro territorio, votato alla qualità ambientale e della vita. E’ noto che tali impianti, proprio per i problemi relativi all’approvvigionamento di biomasse, la cui combustione è già di per sé problematica per la salute, spesso corrono il rischio di venire successivamente convertiti in inceneritori di rifiuti.
Auspichiamo che le istituzioni locali e la popolazione facciano sentire la propria voce affinché il Consiglio regionale fermi la realizzazione dell’opera. Da parte nostra, il consigliere Acerbo si impegna ad operare al fianco dei movimenti cittadini e delle associazioni ambientaliste.
Francesco Marola – Segretario provinciale PRC
Enrico Perilli – Capogruppo PRC e presidente Commissione ambiente e territorio Comune dell’Aquila
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