Si svolge per la prima volta in tutto il mondo oggi, 5 settembre, la Giornata internazionale della Carità. Voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite un anno fa (risoluzione A/RES/67/105PDF), la data è stata scelta per commemora l’anniversario della scomparsa nel 1997 di Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979 “per il lavoro svolto nella lotta per sconfiggere la povertà e la sofferenza, che costituiscono anche una minaccia per la pace”.
“Con questa iniziativa – si legge nella pagina ufficiale della Giornata -, le Nazioni Unite invitano tutti gli Stati membri e tutte le organizzazioni internazionali e regionali, così come la società civile, comprese le organizzazioni non-governative e le singole persone, a commemorare questa Giornata Internazionale della Carità in maniera appropriata, incoraggiando la carità, anche attraverso l’educazione e le attività di promozione”.
“La carità ha un ruolo importante nel sostenere i valori e portare avanti il lavoro delle Nazioni Unite”, ricorda nel suo messaggio il Segretario Generale Ban Ki-moon. Tutte le varie espressioni di solidarietà, a partire dal volontariato, prosegue, “ci aiutano nella nostra ricerca condivisa di vivere insieme in armonia e di costruire un futuro di pace per tutti. Dobbiamo riconoscere la carità per quello che è nella sua essenza: una nobile impresa finalizzata a migliorare la condizione umana”.
“Nel momento in cui ci proponiamo di accelerare i nostri sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e definire un’agenda per il periodo successivo al 2015, il ruolo della carità può e deve crescere”, spiega ancora nel suo messaggio il Segretario dell’Onu.
Questa prima Giornata internazionale della Carità cade due giorni prima dell’iniziativa di digiuno e preghiera per la pace voluta da Papa Francesco per il 7 settembre. In riferimento a questa e “cogliendo anche l’opportunità della prima Giornata internazionale della carità, indetta dall’Onu, – ci dice Caritas Italiana – abbiamo invitato tutte le Caritas diocesane a pensare, proporre, rafforzare nei percorsi pastorali avviati in diocesi, esperienze capaci di diventare stile, scelta di vita, a livello personale, professionale, familiare. Esperienze in cui la pace, la solidarietà, la nonviolenza, la mondialità, non solo siano dichiarate, ma siano praticate”.
Caritas Italiana ricorda in merito con Papa Francesco come il senso profondo della carità “non sia elemosina”, ma “innanzitutto, è incontrarsi e, incontrando, aiutare. Dobbiamo edificare, creare, costruire una cultura dell’incontro” a partire dalla “periferie esistenziali”. “Questo è ciò che insegna Gesù – ricorda Caritas con la parole di Francesco -: andare incontro ai più bisognosi. Come Gesù che andava sempre incontro alla gente. Egli andava ad incontrarla. Perché l’incontro moltiplica la capacità di amare. L’incontro con l’altro ingrandisce il cuore”. (FSp)
Oggi “Giornata internazionale della Carità”
Si svolge per la prima volta in tutto il mondo oggi, 5 settembre, la Giornata internazionale della Carità. Voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite un anno fa (risoluzione A/RES/67/105PDF), la data è stata scelta per commemora l’anniversario della scomparsa nel 1997 di Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979 “per il […]
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