Suor Angélique Namaika vince il premio dell’Unhcr

Il Premio Nansen per i rifugiati 2013 va a suor Angélique Namaika per il suo lavoro in favore dei sopravvissuti alla violenza del Lord’s resistance army, Lra (Esercito di resistenza del signore) nelle aree remote della Repubblica Democratica del Congo. Lo annuncia l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr). Suor Angélique, attraverso il […]

Il Premio Nansen per i rifugiati 2013 va a suor Angélique Namaika per il suo lavoro in favore dei sopravvissuti alla violenza del Lord’s resistance army, Lra (Esercito di resistenza del signore) nelle aree remote della Repubblica Democratica del Congo. Lo annuncia l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr). Suor Angélique, attraverso il suo Centro per la reintegrazione e lo sviluppo, ha contribuito a cambiare le vite di più di duemila donne e ragazze costrette a lasciare le loro case e vittime di abusi, principalmente per mano dell’Lra. Molte delle donne aiutate raccontano storie di rapimenti, lavori forzati, percosse, assassinii, stupri e altre violazioni dei diritti umani. Suor Angélique aiuta queste donne a riprendersi dai traumi e dai danni subiti soprattutto attraverso un’opera di avviamento al lavoro e alla scolarizzazione. Le testimonianze di queste donne mostrano gli effetti concreti del suo operato nell’aiutarle a ricomporre le loro vite, al punto che molte di esse la chiamano affettuosamente “mamma”.
“Suor Angélique lavora in modo instancabile per aiutare donne e ragazze che sono in condizioni di vulnerabilità estrema a causa dei traumi subiti, della povertà e della migrazione forzata – afferma António Guterres, Alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati. – Le sfide che deve affrontare sono impressionanti e questo rende il suo lavoro ancora più prezioso: non c’è niente che la possa fermare. Le vite di queste donne sono state spezzate dalle violenze brutali e dalla migrazione forzata – continua Guterres. – Suor Angélique ha dimostrato che anche una sola persona può fare un’enorme differenza per le vite delle famiglie distrutte dalla guerra. È una vera e propria eroina.”
Commentando la proclamazione, la neo-vincitrice ha dichiarato: “È difficile immaginare quanto abbiano sofferto le donne e le ragazze vittime di abusi dell’Lra. Porteranno per tutta la loro vita le cicatrici di queste violenze. Questo premio significa che altre persone sfollate a Dungu potranno ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno per ricominciare le loro vite. Non smetterò mai di fare tutto il possibile per dar loro la speranza e l’opportunità di vivere ancora”.
La proclamazione del Premio Nansen 2013 coincide con la pubblicazione di un rapporto sulle vite delle persone sfollate dalle violenze dell’Lra, prodotto dall’Unhcr e dall’Idmc (Internal displacement monitoring centre). Si stima che dal 2008 nella provincia Orientale della Repubblica Democratica del Congo circa 320 mila persone siano state costrette a fuggire, in alcuni casi più di una volta.
Suor Angélique riceverà il Premio Nansen per i rifugiati e la Medaglia Nansen durante la cerimonia che si terrà il 30 settembre a Ginevra. All’evento parteciperà lo scrittore Paulo Coelho, che pronuncerà un discorso ufficiale, la cantautrice inglese Dido, la cantautrice malesiana Yuna e i musicisti maliani nominati ai Grammy Awards, Amadou e Mariam. Dopo la cerimonia, suor Angélique raggiungerà Roma, dove il 2 ottobre sarà ricevuta in Vaticano da Papa Francesco. Da lì proseguirà per altri incontri a Parigi, Bruxelles e Oslo.

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