“Apprendiamo con soddisfazione mista a speranza che il governo italiano sta lavorando ad una Strategia nazionale per l’integrazione di Rom, Sinti e Caminanti”, afferma Irma Casula, presidente dell’associazione Modavi, alla notizia di un Tavolo interministeriale ad hoc riunitosi ieri per discutere sulle nuove linee di indirizzo delle politiche di inclusione delle comunità rom e sinte.
Alla luce dell’esperienza sul campo, con numerosi progetti svolti all’interno delle scuole romane, Casula crede fortemente che “i maggiori investimenti debbano essere fatti sul percorso educativo”. “E’ emerso – spiega – che i ragazzi rom arrivano, al massimo, alla terza media senza però essere scolarizzati. Sono necessari pertanto dei corsi di formazione per gli insegnanti ed aiutarli a realizzare delle azioni per inserire veramente i rom nel sistema scolastico”. Aggiunge, poi, che “ la gestione in libertà della propria vita e l’opportunità di poter scegliere e di stare sul mercato del lavoro, facciano breccia nelle famiglie rom per dare un futuro ai propri figli e uscire da una cronica condizione di emergenza sociale”. Conclude con un auspicio: “c’è bisogno di un rapporto ravvicinato tra insegnanti e genitori; solidificare in loro il senso di responsabilità nei confronti dei bambini che hanno messo al mondo. La scuola non può e non deve essere un luogo separato dove parcheggiare i bambini. I bambini di oggi sono gli adulti di domani; se crescono in maniera corretta potranno essere una risorsa per la società italiana”.
Integrazione Rom, Modavi: maggiori investimenti sul percorso educativo
“Apprendiamo con soddisfazione mista a speranza che il governo italiano sta lavorando ad una Strategia nazionale per l’integrazione di Rom, Sinti e Caminanti”, afferma Irma Casula, presidente dell’associazione Modavi, alla notizia di un Tavolo interministeriale ad hoc riunitosi ieri per discutere sulle nuove linee di indirizzo delle politiche di inclusione delle comunità rom e sinte. […]
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