Tre centri di ascolto, un centro di accoglienza rivolto a poveri di passaggio e persone in condizioni di povertà e un altro dedicato a donne e nuclei monoparentali in difficoltà per periodi medio lunghi in vista di un reinserimento nella società con appositi progetti. Sono diversi e diffusi sul territorio i servizi alle persone disagiate offerti dalla Caritas diocesana di Assisi, dove il 4 ottobre prossimo sosterà e pranzerà papa Francesco nel suo pellegrinaggio ad Assisi.
La onlus Cvs è la struttura attraverso la quale la Caritas diocesana, grazie all’impegno di volontari, offre compagnia a persone sole, anziani, malati, disabili; fa doposcuola e corsi di italiano per stranieri, fa collegamento tra richieste e offerte di lavoro, assistenza di vario tipo agli stranieri sul territorio. Inoltre distribuisce vestiario e pacchi vivere a poveri residenti e di passaggio e collabora con i servizi sociali del territorio. La onlus è presente ad Assisi, Gualdo Tadino e Nocera Umbra.
Dieci anni fa è stata creata la Fondazione diocesana Santi Rufino e Rinaldo organismo no profit, che persegue finalità di carità e solidarietà sociale. Dal 2004 la Fondazione gestisce il Centro di Santa Maria degli Angeli, luogo di prima accoglienza per i numerosi poveri di passaggio: persone senza fissa dimora, immigrati, profughi. Profughi come quelli ospitati l’altra notte, trovati ai bordi della strada nelle vicinanze di Valfabbrica (Perugia), scaricati da un camion che li trasportava forse dal nord Italia. In tutto 14 e molto giovani (18-20 anni), curdi, pakistani, siriani, “ciascuno aveva come riferimento un parente in diverse località, anche in Paesi fuori dall’Italia – ci racconta padre Vittorio Viola, il francescano direttore della Caritas diocesana di Assisi – . Non so quanta consapevolezza avessero di dove fossero. Soltanto uno di loro parlava inglese e poco”. Dopo il ritrovamento, 8 di loro hanno potuto mangiare e hanno trascorso la notte alla Caritas, proprio in quegli stessi locali che ospiteranno papa Francesco (gli altri 6 sono stati ospitati presso un’altra struttura di accoglienza a Perugia), prima di essere accompagnati in Questura dove si sono dichiarati richiedenti asilo.
La Fondazione Santi Rufino e Rinaldo accoglie anche le tante persone autoctone con disagi, che gravitano nei comuni della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. “Lo scopo primario – viene spiegato – è di dare loro un aiuto iniziale, garantendogli un pasto ed un alloggio dignitoso. Li accogliamo in una struttura funzionante a servizio di tutti, senza distinzione di sesso, razza e religione”. Dal 2008 la Fondazione gestisce la Casa di accoglienza “La Madonnina” a Santa Maria degli Angeli per l’accoglienza a medio lungo termine delle famiglie monoparentali con presenza di minori. Oltre alla gestione delle strutture la Fondazione mette a disposizione il suo ufficio per la progettazione e la realizzazione di bandi regionali e nazionali.
Il 4 ottobre si avvicina e papa Bergoglio è atteso “come uno di famiglia” da chi abitualmente usufruisce della struttura e della mensa Caritas. Arriverà poco prima delle 13 nel Centro, situato a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli, ai piedi di Assisi. E pranzerà con i poveri.
“Saremo una sessantina” ci dice padre Vittorio. A pranzo ci saranno gli ospiti residenti nella struttura oltre al gruppo di coloro che lì arrivano solo per mangiare e a persone provenienti da una casa di accoglienza vicina. Inoltre, piccole delegazioni dalle “case regionali” della Caritas, 3 da ogni struttura. A padre Vittorio chiediamo che clima si respira, tra gli utenti della mensa e la loro quotidianità difficile, in attesa dell’incontro con il papa. Cosa dicono, quale è il loro stato d’animo per questo appuntamento a pranzo così diverso dal solito? “C’è emozione e gioia – dice la voce pacata di don Vittorio -, ma i gesti del papa di questi mesi fanno percepire a tutti la cosa come naturale, lo aspettano come se si trattasse di uno di famiglia. E ciascuno ha il desiderio di dirgli qualcosa”. (ep – RS)
Assisi: in 60 siederanno alla tavola imbandita con papa Francesco
Tre centri di ascolto, un centro di accoglienza rivolto a poveri di passaggio e persone in condizioni di povertà e un altro dedicato a donne e nuclei monoparentali in difficoltà per periodi medio lunghi in vista di un reinserimento nella società con appositi progetti. Sono diversi e diffusi sul territorio i servizi alle persone disagiate […]
Lascia un commento