Memoro, la Banca della memoria compie 5 anni

Oltre 12 mila video di ricordi (di cui oltre 7 mila solo in Italia) di più di 2 mila anziani raccolti negli archivi digitali del progetto Memoro – la Banca della Memoria che il prossimo 2 ottobre festeggerà i suoi primi 5 anni. Il progetto, nato da un’idea di 4 ragazzi di Torino, sta facendo […]

Oltre 12 mila video di ricordi (di cui oltre 7 mila solo in Italia) di più di 2 mila anziani raccolti negli archivi digitali del progetto Memoro – la Banca della Memoria che il prossimo 2 ottobre festeggerà i suoi primi 5 anni. Il progetto, nato da un’idea di 4 ragazzi di Torino, sta facendo il giro del mondo e ad oggi ha scavalcato i confini nazionali arrivando in ben 14 diversi Paesi di 4 continenti. A raccogliere le storie oltre 270 “cercatori di memoria” di tutto il mondo che con una telecamera o soltanto con uno smartphone immortalano i ricordi di nonni o anziani del proprio paese per poi pubblicarli e condividerli sulla rete. Racconti di vita, ricordi di avvenimenti storici, dalle guerre alle tradizioni, che raccontano oltre 95 anni di storia, con i primi testimoni nati fin dal 1891.
Cinque anni, nonostante la crisi. “Sono stati 5 anni pieni di soddisfazioni personali – racconta Valentina Vaio, una delle fondatrici e presidente dell’associazione Banca della Memoria Onlus -. Abbiamo notato che in Italia c’è un grandissimo interesse su queste attività. Cinque anni fa non avremmo mai pensato di arrivare a festeggiare i 5 anni”. Un progetto che appassiona, soprattutto i giovani, ma che la crisi ha rallentato. “Il nostro è un progetto che all’inizio di pensava che avrebbe trovato validi collaboratori nel pubblico – aggiunge Vaio -, ma nonostante l’interesse, non c’è mai la possibilità di concretizzare. Attualmente ci sosteniamo con alcuni progetti che sono andati in porto con alcune amministrazioni e fondazioni, in parte con le donazioni che arrivano dagli utenti”. Al progetto, negli anni, hanno aderito e collaborato diverse importanti amministrazioni pubbliche (Regione Piemonte, Regione Emilia Romagna, Provincia di Roma) così come storiche aziende italiane (fra cui Enel, Birra Peroni e Eataly). Ma dal Piemonte, il progetto ha attraversato le Alpi e si è diffuso anche all’estero. Il progetto, infatti, ad oggi è presente anche in Francia, Spagna, Catalogna, Germania, Inghilterra, Grecia, Polonia, Camerun, Giappone, Stati Uniti, Venezuela, Argentina e Porto Rico.“Abbiamo trovato tante persone che hanno pensato di implementare il progetto nel proprio Paese – spiega Vaio -. In Giappone per esempio, abbiamo un team di 15 persone che lavorano benissimo e fanno tantissimi video”.
Come si diventa cercatori di memoria. Chiunque può partecipare al progetto. Diventare cercatori di memoria, spiega Vaio, è facilissimo. “Basta fare un video, anche col telefonino dove c’è una persona anziana che racconta qualcosa. Poi ci si registra al nostro sito, c’è la propria area personale dove è possibile caricare il proprio racconto. I video non vanno immediatamente online. Prima ci riserviamo di controllare che siano inerenti e nel giro di 24 ore il video va online”. E sono tanti i curiosi che vanno a riascoltare i diversi racconti: sono più di 37 i visitatori unici al giorno ogni ora, per oltre 3 milioni di pagine visualizzate. Per i prossimi anni, aggiunge Vaio, l’intento è quello di implementare la raccolta, soprattutto all’estero. “Stiamo lavorando molto con i nostri partner europei – spiega -. Ci piacerebbe che tutte queste banche della memoria sparse in Europa un giorno possano confluire in una banca sola”.
La festa dei nonni. La data del 2 ottobre per festeggiare i 5 anni del progetto non è casuale. “Il 2 ottobre è la giornata in cui si celebra la Festa dei Nonni – spiega Vaio -. Per questo motivo, è stata scelta per festeggiare anche il compleanno di un progetto che vuole proprio mettere al sicuro e diffondere le esperienze e i ricordi dei nostri anziani”. Appuntamento alle 19 della nuova sede della Banca della Memoria, in via Varallo 6, Torino. Durante la serata, intitolata “Diamo (un) lustro alla memoria”, verranno proiettati alcuni filmati che ripercorrono la storia del progetto.(ga-RS)

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