L’avvocato Mauro Gionni, legale della famiglia Rea parla con i giornalisti al termine dell’udienza del processo d’appello in cui e’ indagato il marito di Melania Rea, Salvatore Parolisi, accusato dell’omicidio della donna. E’ attesa fra pochissimo la sentenza.
L’intervento odierno del legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, è stato incentrato su alcune prove per smontare le repliche della difesa di Salvatore Parolisi. In udienza, come ha raccontato lo stesso Gionni, è stato mostrato un video che mostra Parolisi sullo stesso luogo del delitto mentre dondola la figlia Vittoria con gli stessi abiti di quel triste 18 aprile, una video chat con l’amante Ludovica, nella quale i due si mostrano reciprocamente le parti intime, ma soprattutto un filmato del 20 aprile, giorno in cui è stato ritrovato il cadavere di Melania, nel quale sono evidenti macchie di sangue rappreso che secondo la difesa di Salvatore potrebbero aver dato vita a quell’impronta sullo chalet che potrebbe dimostrare l’innocenza dell’ex caporalmaggiore.
Gionni ha invece spiegato che i militari della scientifica si sono addirittura sporcati i guanti con quel sangue e che quindi quell’impronta può avere quel tipo di origine. La chat hard con Ludovica è stata mostrata, ha spiegato Gionni, per contestualizzare la lettera prodotta dalla difesa di Parolisi nella quale Salvatore dice alla moglie di volerle bene: la chat è di soli quattro giorni prima la lettera spedita alla moglie
Vedi qui il video
Lascia un commento