Oltre due milioni di euro evasi al fisco attraverso fatture false nel periodo 2006-2009. A scoprirlo è stata la Guardia di finanza di Udine che ha accertato il comportamento illecito di un imprenditore edile, attraverso un giro di fatture per operazioni inesistenti riguardanti due società a lui riconducibili. L’inchiesta è scaturita da una verifica fiscale condotta in Puglia e poi proseguita in Friuli, con indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Udine al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza friulana.
Le due società indagate compensavano indebitamente gli obblighi contributivi e previdenziali del personale con crediti Iva fittizi, documentati con fatture relative a lavori inesistenti effettuati in cantieri ubicati nelle provincie di Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste, Venezia, Trento, Bolzano, Reggio Emilia, Milano e Padova.
All’imprenditore, indagato per emissione di fatture per operazioni inesistenti, sono stati sequestrati beni immobili (abitazione e negozi) situati nel comune di Tricesimo (Udine) e conti bancari.
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