Sergio Marchionne, a margine di una cerimonia a L’Aquila, ha detto: “Un recupero del settore auto in Europa potrebbe esserci nel 2014, ma non sara’ significativo”.
Secondo Marchionne, “continuano a resistere nel Paese tanti pregiudizi intorno alla Fiat, sulla qualita’ dei nostri modelli, su un’azienda monopolistica e assistita dallo Stato, su una presunta ingerenza nella vita politica. L’immagine della Fiat – ha continuato il manager – e’ rimasta per tanta parte dell’opinione pubblica un riflesso di quello che era negli anni Sessanta. Secondo Marchionne, invece, “il ritmo del cambiamento che la Fiat ha seguito e’ stato cosi’ veloce che in qualche modo ha contribuito ad ampliare la distanza col Paese” e l’azienda ha fatto “enormi sforzi negli ultimi dieci anni per uscire da un isolamento che ne avrebbe pregiudicato il futuro”.
“Gli abruzzesi cadono e si rialzano da soli, non perdono tempo a lamentarsi, ma fanno producono e ricostruiscono: credo che questo sia l’atteggiamento di cui ha bisogno l’Italia”. Cosi’ l’ad di Fiat, ha concluso il suo intervento al Consiglio Regionale abruzzese dopo aver ricevuto il premio ‘Aprutium’.
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