Si fa sempre più infuocato il clima politico cittadino tra favorevoli e contrari con reciproche accuse tra gli “attori” della Città dell’Aquila.
Dopo le varie posizioni assunte da entrambi gli schieramenti, è ora il turno di Alfredo Moroni Assessore Energia, Opere Pubbliche, Verde Pubblico, Smart City del Comune dell’Aquila che in una nota rigetta le accuse ribadendo che “Ad appena sei mesi dalle elezioni regionali, non è corretto che le opposizioni argomentino il proprio diniego alla realizzazione della centrale a biomasse a Bazzano, utilizzando, nella sostanza, le motivazioni espresse in questi due anni trascorsi dalla autorizzazione unica regionale alla Futuris, dai comitati e dal Comune dell’Aquila, per bocca del Consiglio Comunale e per bocca mia, allora Assessore all’Ambiente. E’ chiaro che si tratta di una manovra speculativa e pre elettorale dal momento che la bagarre in Consiglio Comunale si è scatenata dopo due lunghi anni di silenzio, in cui né le opposizioni al Comune né la Provincia, né la Regione hanno mostrato interesse contrario al progetto. Anzi!
Venire oggi a sostenere che dopo il terremoto la situazione del nucleo industriale sia completamente mutata e che ci sarebbe incertezza se non diffidenza sull’adeguatezza dell’approvvigionamento, significa essere in gravissimo ritardo rispetto a chi ha assunto iniziative fin dall’agosto 2010.
Questa situazione determinatasi in Consiglio Comunale, senza alcun provvedimento votato, ha peraltro evidenziato la debolezza dell’intera compagine comunale di minoranza che, piuttosto di puntare ad ottenere l’obiettivo si è limitata a riscuotere gli applausi degli astanti ( una decina).
Quello che, però, è più vergognoso, è la delirante quanto ingiustificata dichiarazione del dott. Nidoli, riportata dalla stampa, che attribuisce al sottoscritto un repentino cambio di posizione con addebito di eventuali responsabilità sui tecnici.
A prescindere dalle valutazioni in ordine ad eventuali denunce per diffamazione nei confronti del Dott. Nidoli, confermo che i pareri tecnici espressi in conferenza di servizi dagli uffici comunali, non erano preventivamente conosciuti dal sottoscritto, e che stranamente si dimentica l’iniziativa assunta proprio dal Comune relativa alla richiesta di sospensione al Presidente Chiodi dell’autorizzazione unica, mai riscontrata, e l’avvio di un percorso di rivisitazione dell’intero iter amministrativo, proprio su istanza del Comune dell’Aquila, rispetto al quale non mi sembra ci sia stai grande attenzione da parte degli attuali oppositori.
Peraltro, sia chiaro che l’amministrazione comunale partecipa a tutti gli eventi di interesse pubblico cui viene invitata e la partecipazione non significa che poi non possano assumersi, legittimamente, posizioni politiche differenti nel momento di attuazione dei progetti presentati. Nella fattispecie, la situazione determinatasi dopo il sisma non è stata valutata, in quella zona, secondo i principi di precauzione e di partecipazione che avrebbero dovuto essere oggetto di profonda attenzione per il rispetto della nostra Comunità” conclude la nota.
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