L’Asgi (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) e Apn (Avvocati per Niente Onlus) hanno comunicato di avere depositato ieri 28 ottobre, un ricorso antidiscriminazione avanti il Tribunale di Milano contro la mancata ammissione dei cittadini stranieri al Bando per il servizio civile 2013, che scade il prossimo 4 novembre.
L’iniziativa arriva, come dichiarano le due associazioni, “a sostegno della richiesta di 4 ragazzi di origine straniera (cingalese, marocchina, ucraina) che, pur essendo residenti in Italia da oltre 10 anni, non possono svolgere il servizio civile volontario essendo privi della cittadinanza italiana”. Il 22 ottobre una loro rappresentanza era stata anche audita dalla Consulta nazionale del servizio civile, in un incontro che era stato definito “molto utile per avviare un confronto e chiarire alcuni aspetti, anche se una soluzione ancora non è stata trovata”.
“Con questa nuova azione giudiziaria le associazioni ASGI e APN – si specifica ora nel comunicato – vogliono ribadire che l’esclusione dei giovani stranieri da questa importante esperienza di solidarietà non solo è illogica dal punto di vista delle politiche di integrazione, ma è incompatibile con il nostro ordinamento che va evolvendo verso una sempre maggiore uguaglianza tra italiani e stranieri stabilmente residenti”.
Le due associazioni di avvocati, che già ad inizio dello scorso anno avevano vinto un ricorso presso il Tribunale del Lavoro di Milano contro l’esclusione di un giovane pakistano in occasione del bando di servizio civile 2011, ricordano in merito che “la prossima scadenza del termine per recepire la direttiva UE 2011/98 (il 25 dicembre 2013) obbligherà gli Stati membri ad applicare ancora più rigorosamente il principio di parità di trattamento tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti”.
“In tale contesto normativo anche ‘il diritto di adempiere un dovere’ (di contribuire in forme solidaristiche alla ‘difesa’ della collettività) non può più essere riservato ai soli cittadini in senso formale, ma deve essere esteso – ai sensi dell’art. 2 Cost. – a tutti coloro che partecipano attivamente della vita della collettività per esservi stabilmente residenti”, argomentano ancora.
Le due associazioni ricorrenti, con questa nuova azione giudiziaria, “chiedono quindi che il Giudice riconosca già esistente nel nostro ordinamento questo principio – come già accaduto con le sentenze dello scorso anno – o in subordine rinvii gli atti alla Corte Costituzionale perché decida sulla compatibilità di tale esclusione con i principi di uguaglianza e solidarietà sanciti dagli artt. 2 e 3 della Costituzione”.
Intanto sullo stesso tema l’on. Giuseppe Guerini (PD) ha presentato mercoledì scorso un’interrogazione a risposta in commissione (5/01274), definendo l’esclusione degli stranieri dal Bando di servizio civile in corso “chiaramente discriminatoria nei confronti dei cittadini comunitari e non comunitari regolarmente residenti in Italia, precludendo loro qualsiasi possibilità di accedere alle selezioni”. Per questo l’on. Guerini, insieme ad alcuni suoi colleghi di partito, chiedono al Governo “quali iniziative intenda assumere per garantire la parità di accesso alle selezioni dei volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero anche ai cittadini comunitari ed extracomunitari regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale”. (FSp-RS)
Servizio civile: stranieri esclusi dal Bando, pronto ricorso
L’Asgi (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) e Apn (Avvocati per Niente Onlus) hanno comunicato di avere depositato ieri 28 ottobre, un ricorso antidiscriminazione avanti il Tribunale di Milano contro la mancata ammissione dei cittadini stranieri al Bando per il servizio civile 2013, che scade il prossimo 4 novembre. L’iniziativa arriva, come dichiarano le due associazioni, “a […]
Lascia un commento