“Ahmed Deeb, un fotografo dell’Agenzia NurPhoto è stato aggredito mentre seguiva il rilascio a Gaza dei 26 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane”, a darne notizia è la stessa agenzia su Facebook.
Il reporter ha scritto: <<Sono stato dentro il valico di Erez “Beit Hanoun” nel nord della Striscia di Gaza per coprire la liberazione dei prigionieri ed ho attraversato il confine tramite la porta come tutti i giornalisti internazionali, durante le riprese all’interno – ha spiegato il reporter – è arrivato un poliziotto che ha affermato di avermi visto saltare il muro, ho cercato di convincerlo che ciò che aveva detto non era vero, poiché sono entrato dalla porta e non ho saltato il muro. Durante il mio colloquio con il primo poliziotto è arrivata un’altra guardia e hanno iniziato a picchiarmi brutalmente e in modo indiscriminato, senza essere sentito o capito. Poco dopo, sono arrivati altri 5 poliziotti e mi hanno picchiato su tutto il corpo, in quanto per loro ero “un criminale o un assassino” >> .
Il racconto di Ahmed Deeb prosegue: <<Sono stato trasportato all’ospedale di Kamal Adwan nel nord della striscia di Gaza. Il referto medico afferma che ci sono state “lesioni muscolari alla schiena – lividi e gonfiori al basso ventre, alla spalla e alla mano – ferita all’orecchio>>.
Numerosi giornalisti ogni anno vengono arrestati o uccisi, nel 2012, secondo i dati di Report Without Borders sono 88 i giornalisti uccisi per garantire la libertà di stampa, mentre nel 2013, si contano circa 43 reporter assassinati e 184 arrestati.
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