Istituire una commissione d’inchiesta parlamentare che indaghi sulle spese per la ricostruzione post-terremoto, e su come è stato usato il denaro dei contribuenti italiani e europei. Rinnovare l’impegno all’effettiva ricostruzione dell’Aquila nella trasparenza. – Lo afferma il deputato abruzzese di Sel on. Gianni Melilla, primo firmatario della proposta di commissione d’inchiesta sulla ricostruzione post-terremoto a L’Aquila oggetto di attenzione anche della Commissione di controllo del Bilancio del Parlamento Europeo.
Risulterebbe che gli appartamenti costruiti per il progetto CASE (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) siano costati il 158 per cento in più del valore di mercato, mentre il centro storico è ancora un ammasso di macerie, continua il deputato abruzzese di Sel. Il costo dell’operazione a carico dei contribuenti italiani ed europei è stato quantificato in molti miliardi di euro. E a oggi si vedono solo sprechi, materiali scadenti, appalti non chiari e case troppo care.
Nella gestione dei fondi per la ricostruzione c’è stata un’opacità e una serie di intrecci tra politica e mondo degli affari che vanno scoperti. Per questo ho presentato la proposta per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta. Per affiancare al doveroso lavoro della magistratura, prosegue l’on. Melilla, anche una commissione parlamentare che faccia chiarezza sulla gestione dei fondi, a dir poco opaca, e verifichi gli intrecci tra politica e affari.
Attraverso questa nostra iniziativa vogliamo ripresentare il grande tema della ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del Cratere, prosegue il deputato di Sel denunciando l’insufficienza dei fondi previsti dalla legge di stabilità e la necessità di adeguarli nel senso indicato dalle proposte dell’ex Ministro Barca e dell’attuale Ministro Trigilia. In questo senso siamo vicini alla battaglia del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale dell’Aquila per l’effettiva e trasparente ricostruzione del capoluogo abruzzese.
E’ ora che su questa vicenda, conclude l’on. Melilla, si faccia piena luce, lo dobbiamo ai cittadini aquilani ed italiani, alle istituzioni europee e ai suoi cittadini.
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