Tutto pronto per la sesta edizione del festival di cinema sociale, in programma ad Arezzo dal 17 al 24 novembre. Il festival è organizzato dalla delegazione di Arezzo di Cesvot – Centro Servizi Volontariato Toscana e promuove pellicole italiane prodotte negli ultimi quattro anni aventi in argomento temi di profondo interesse e valore sociale. Premia – attraverso un’ampia giuria popolare – il miglior film e i migliori protagonisti maschile e femminile. Il premio alla miglior sceneggiatura viene indicato dal direttore artistico del Premio Franco Solinas. Il premio al miglior documentario viene assegnato da una giuria di tre esperti. Grazie ai patrocini delle Presidenze di Camera e Senato, Cesvot assegna anche due speciali premi alla carriera.
Dei cinque film finalisti selezionati dal direttore artistico Alessio Boni tra quelli pervenuti, sono quattro le opere prime: Et interra pax (2010) di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini ci porta tra i giovani della periferia romana, tra disperazione e bisogno di futuro; Salvo (2012) di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza racconta la storia di un killer di mafia di fronte al miracolo dei sentimenti; Miele (2013), debutto nel lungometraggio dell’attrice Valeria, indaga la materia complessa del fine vita e dell’eutanasia, mentre La città ideale (2012) di Luigi Lo Cascio, altro debutto nel lungometraggio di un affermato attore italiano, racconta una storia di emigrazione interna, dalla Sicilia alla Toscana, che tradisce i sogni di partenza. Pulce non c’è (2012) di Giuseppe Bonito entra con gli occhi di una tredicenne in un doppio problema familiare, una sorellina autistica e un padre accusato di aver abusato di lei.
Lascia un commento