Si susseguono le reazioni politiche all’arresto dell’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis.
Per i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione è “un’assoluta sorpresa, ma anche una brutta pagina per l’Abruzzo”.
“Pare che le indagini andassero avanti da settimane, non so se fosse realmente necessario questo provvedimento ma stiamo cercando di capire – ha detto Riccardo Chiavaroli, portavoce del gruppo Pdl.
Per Luca Ricciuti (Pdl), invece, “se ci sarà un chiarimento non ci saranno ripercussioni politiche, in caso contrario sicuramente sì”.
“Non ho i dettagli ma conoscendo De Fanis stento a pensare che possa aver preso soldi per sè,altre cose non le so”. Così il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Lanfranco Venturoni, sull’arresto dell’assessore De Fanis.
Per il Pdl e il centrodestra regionale è una giornata nera alla luce del fatto che la nuova bufera giudiziaria che si abbatte sull’Abruzzo arriva con il Popolo della libertà a fortissimo rischio scissione e con una campagna elettorale che sta per iniziare con le elezioni regionali fissate per il 25 e 26 maggio del prossimo anno.
Il governatore abruzzese, Gianni Chiodi, si mantiene cauto: ”La notizia degli arresti e le accuse formulate sono molto gravi”.
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