Un test di screening per la diagnosi prenatale in grado di individuare in maniera non invasiva le più frequenti anomalie cromosomiche. La Toscana è la prima a validarlo in Italia. Il progetto, “Ottimizzazione e validazione di un test di screening per la diagnosi prenatale non invasiva delle aneuploidie cromosomiche”, è stato approvato dalla giunta nel corso della sua ultima seduta, con una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che per la realizzazione del progetto stesso ha destinato all’azienda ospedaliero universitaria di Careggi la somma di 249 mila euro. “Quello toscano è il primo servizio sanitario in Italia a investire su uno screening precoce basato sul Dna circolante con una sensibilità del 99%, ed esente dal rischio di abortività nell’ambito di percorsi specificamente studiati – sottolinea l’assessore Marroni – Questo consentirà di ridurre l’attività di diagnosi prenatale invasiva, con un vantaggio nella tutela della gravidanza”.
Al via al primo test di screening prenatale per anomalie cromosomiche
Un test di screening per la diagnosi prenatale in grado di individuare in maniera non invasiva le più frequenti anomalie cromosomiche. La Toscana è la prima a validarlo in Italia. Il progetto, “Ottimizzazione e validazione di un test di screening per la diagnosi prenatale non invasiva delle aneuploidie cromosomiche”, è stato approvato dalla giunta nel […]
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