Panificazione abusiva: controlli dei carabinieri nel napoletano

I carabinieri del comando provinciale di Napoli insieme ai militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità del capoluogo hanno eseguito controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva, partendo dalle verifiche ai forni, per continuare con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio […]

I carabinieri del comando provinciale di Napoli insieme ai militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità del capoluogo hanno eseguito controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva, partendo dalle verifiche ai forni, per continuare con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio nei supermercati e per le vie cittadine, ovvero tutta la filiera del prodotto. Sono stati sequestrati 9 forni (uno a Giugliano, Qualiano, Calvizzano, Afragola, Casavatore, Cicciano, San Giuseppe Vesuviano e 2 ad Acerra) poiché totalmente abusivi o in condizioni igienico sanitarie pessime: A Pozzuoli ad un forno è stata sospesa l’attività di panificazione per mancanza delle condizioni igienico-sanitarie e delle autorizzazioni amministrative alla vendita. A Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia sono stati chiusi 2 panifici per carenze igienico sanitarie degli annessi laboratori. A Napoli, in zona “Cavone”, in un panificio sono stati sequestrati 20 kg d’impasto per pane in cattivo stato di conservazione (scongelato e ricongelato più volte). 3.300 chilogrammi circa il pane sottoposto a sequestro che sarà consegnato per lo smaltimento nonché ai canili municipali del territorio. Una quarantina le persone deferite in stato di libertà per inosservanza alla disciplina inerente l’igiene per la produzione e la vendita di sostanze alimentari. Numerose le sanzioni amministrative elevate . Analogo servizio è stato già svolto il 20 ottobre scorso. In quella circostanza i militari dell’Arma sequestrarono: 17 forni (1 Fratta Maggiore, 1 Arzano, 2 Pomigliano D’Arco, 2 Sant’Anastasia, 2 Acerra, 1 Brusciano, 1 Castello di Cisterna, 2 Giugliano in Campania, 1 Villaricca, 1 Sant’Antimo, 2 Somma Vesuviana e 1 Torre Annunziata), poiché totalmente abusivi o in condizioni igienico sanitarie pessime. 3.200 chilogrammi di pane, deferendo in stato di libertà cinquanta persone.

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