Nonostante gli impegni annunciati per proteggerne e promuoverne i diritti, la situazione dei bambini e degli adolescenti in Italia desta ancora oggi grandissima preoccupazione. Il dato che più di altri aiuta ad individuare il fallimento delle politiche sinora adottate è quello relativo al rischio di povertà ed esclusione sociale per i bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie con tre o più minorenni: secondo recenti dati ISTAT, esso è pari al 70% nel Mezzogiorno a fronte del 46,5% a livello nazionale. 70 minorenni su 100 che nascono in una famiglia numerosa nel Sud Italia rischiano di essere poveri. Le peggiori condizioni di privazione ricadono, peraltro, sui figli degli immigrati, sui bambini delle famiglie giovani o sui bambini con un solo genitore, spesso la madre che, per il tasso di impiego delle donne molto più basso della media europea, non riesce a mantenere il bambino.
Tutto questo dipende, purtroppo, anche dalla mancanza di investimenti, da parte dello Stato, a favore della famiglia, dell’infanzia e dell’adolescenza, come anche dalla mancata definizione dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire in favore delle famiglie e dei minori su tutto il territorio nazionale. Non è solo il reddito della famiglia a determinare la condizione di povertà di un bambino, ma è fondamentale poter contare anche su una rete di opportunità e di servizi educativi, come una scuola di qualità e l’asilo nido, così come spazi adeguati per il gioco e lo sport. Non è un caso, d’altro canto, che molte delle leggi a tutela dell’infanzia non trovino ancor oggi piena attuazione e che uno dei problemi strutturali dell’Italia corrisponda all’evidente carenza di strutture e spazi per l’infanzia e l’adolescenza, nell’ambito di un quadro in fatto di welfare con altissimi costi e grandi disparità nell’offerta tra le diverse aree del Paese.
I dati raccolti da Telefono Azzurro e Eurispes negli ultimi 13 anni evidenziano, del resto, come i diritti dei bambini e degli adolescenti non ricevano sufficiente tutela. Nonostante il diritto all’istruzione, alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti debbano rappresentare una priorità ed entrare con forza nell’agenda del Governo, in questi ultimi anni, il Fondo per le politiche sociali è stato costantemente definanziato. Lo stesso Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, finanziato annualmente dalla Legge di Stabilità, ha visto S.O.S. Il Telefono Azzurro Onlus – www.azzurro.it ridursi negli anni la sua dotazione finanziaria: se la legge di stabilità per il 2012 stanziava 40 milioni di euro, quella attualmente all’esame del Parlamento stanzia meno di 28,7 milioni di euro per il 2014. In due anni, una riduzione di più del 28% delle risorse assegnate allo stesso Fondo nazionale per l’Infanzia e l’adolescenza.
Similmente, si segnala come nell’ultimo avviso pubblico bandito dal Dipartimento per le Pari Opportunità sia stato tagliato del 50% – con una durata della gestione passata da tre anni a uno – il finanziamento all’unico servizio di emergenza per l’infanzia e l’adolescenza esistente in Italia, ovvero il 114 Emergenza Infanzia, affidato in gestione a Telefono Azzurro. Risorse assolutamente insufficienti per assicurare un servizio chiamato a rispondere 24h, 7 giorni su 7, coordinando il proprio lavoro con quello dei servizi e delle istituzioni preposte alla tutela dei minorenni e che negli ultimi dieci anni (dati al 30 settembre 2013) ha gestito oltre 15.168 casi. Altro aspetto centrale che riguarda le politiche di tutela dei bambini e degli adolescenti, è quello relativo ai minori non accompagnati.
I dati del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali riportano, in tal senso, al 30 settembre 2013, la segnalazione di ben 7.821 minori stranieri non accompagnati. In questo ambito si riconosce che un primo importante passo è stato l’accordo con il Governo del 30 marzo 2011, che ha portato poi allo stanziamento dei fondi necessari al contributo per le spese di accoglienza ed ha creato le premesse per l’istituzione, nel 2012, del Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori non accompagnati. Il decreto-legge 120/2013, attualmente all’esame della Camera, e la Legge di Stabilità per il 2014, attualmente all’esame del Senato, prevedono rispettivamente uno stanziamento di 20 milioni di euro per l’anno 2013 e uno stanziamento di 20 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016. Risorse assolutamente insufficienti per assicurare effettiva copertura delle spese sostenute dai Comuni per l’accoglienza di tutti i minori presenti, senza alcuna distinzione di provenienza, età, periodo o luogo di ingresso nel territorio italiano. Un altro problema drammatico riguarda ancora quello della violenza su bambini e adolescenti. In particolare, i casi di abusi sessuali sono in aumento nell’età adolescenziale: secondo i dati raccolti dal Telefono Azzurro, la percentuale di adolescenti vittime di abusi sessuali è passato dal 13,4 % nel 2009 al 22,3% nel 2012.
Anche i casi di adescamento on-line hanno registrato un aumento del 10% dal 2008 al 2012. Nonostante ciò la Legge di stabilità per il 2014 reca all’articolo 10, comma 37, una riduzione delle disponibilità sia in termini di competenza sia di cassa che coinvolge, tra gli altri, il bilancio del Ministero dell’interno per 21,8 milioni nel 2014; 22,7 milioni nel 2015 e 23,1 milioni nel 2016. In particolare, si segnala, con riferimento allo stato di previsione del Ministero dell’interno, nell’ambito della missione “Ordine pubblico e sicurezza”, programma “Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica” come si sia arrivati a tagliare circa 14 milioni di euro di cu 39.000 euro proprio al “Fondo per il contrasto alla pedopornografia”: una incongruenza del tutto illogica e assolutamente inaccettabile, se si pensa che la stessa Legge di stabilità stanzia al contempo 10 milioni di euro per il rifinanziamento del Fondo nazionale contro la violenza sessuale.
Si evidenziano poi le criticità conseguenti alla frammentazione delle competenze istituzionali sull’infanzia e l’adolescenza. Tali competenze, infatti, divise tra Ministeri, Commissioni, Comitati ed Osservatori, rischiano di rendere le politiche per l’infanzia e l’adolescenza non efficaci e troppo frammentate. Si segnala, infine, la grave carenza del sistema italiano di raccolta dati sugli individui al di sotto dei 18 anni, per tutte le aree previste dalla Convenzione ONU, con particolare riferimento ai gruppi maggiormente vulnerabili (tra cui i bambini disabili, i bambini rom, i bambini appartenenti a famiglie immigrate, i bambini non accompagnati, i bambini vittime di violenza o appartenenti a nuclei economicamente e socialmente svantaggiati).
Tale lacuna del nostro sistema costituisce un grave impedimento per la programmazione e la realizzazione di politiche e interventi idonei ed efficaci. Per tali ragioni, avendo riguardo solo ad alcuni degli aspetti su cui si dovrebbe intervenire nel modo più immediato, in occasione del 24° Anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Telefono azzurro lancia un appello con una serie di richieste di azioni urgenti per la tutela e i diritti dei minorenni, invitando tutte le istituzioni ad impegnarsi formalmente a realizzarle.
APPELLO
1) Che vengano incrementate le risorse attualmente assegnate al Fondo per le politiche sociali, al Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, nonché al Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, anche attraverso l’utilizzo di una copertura finanziaria ipotizzata in un primo momento dal Governo che avrebbe portato ad un aumento dell’aliquota al 22 sulle rendite finanziarie, con introiti conseguenti che superano di gran lunga i 100 milioni di euro l’anno;
2) Che vengano aumentate le risorse da destinare a livello nazionale e regionale per la piena attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti che vivono in Italia partendo da un congruo rifinanziamento del “Fondo asili nido”, istituito durante la XV Legislatura, prevedendo un ripianamento del taglio di risorse perpetrato dall’attuale Legge di Stabilità al Fondo per il contrasto alla pedopornografia, e prevedendo adeguate risorse economiche per il prossimo bando di affidamento del Servizio 114 Emergenza Infanzia;
3) Che vengano previsti interventi per il sostegno delle famiglie in condizione di povertà estrema, in aggiunta a quanto già previsto in modo ancora non adeguato dalla legislazione vigente, promuovendo politiche attive e misure efficaci di sostegno alla famiglia. Ciò dovrebbe avvenire anche attraverso lo stanziamento di apposite risorse destinate non solo all’incremento delle strutture e dei servizi socio educativi per l’infanzia, ma soprattutto al potenziamento dei servizi di prevenzione e cura offerti dal sistema sanitario, e più in particolare dalle professioni pediatriche, garantendo l’attuazione e l’uniformità delle prestazioni su tutto il territorio nazionale;
4) Che venga previsto un accentramento e una razionalizzazione delle competenze istituzionali sull’infanzia e l’adolescenza, attualmente eccessivamente frammentate, al fine di consentire un’azione realmente efficace delle politiche in materia, istituendo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Dipartimento responsabile delle scelte strategiche e politiche che incidono sulla vita dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese che operi in pieno coordinamento con la Commissione Bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza recentemente costituita;
5) Che sia colmata la carenza di un adeguato sistema di raccolta dati sulla condizione dei bambini e degli adolescenti, non solo promuovendo maggiormente l’azione degli organismi attualmente deputati a questa funzione, ma anche stanziando adeguate risorse per l’istituzione di un “Osservatorio permanente”, composto da bambini e adolescenti, capace di offrire dati puntuali e aggiornati sulla loro condizione, favorendone l’ascolto e la partecipazione attiva anche attraverso le nuove tecnologie. 6) Che siano assicurate adeguate risorse per contrastare la prostituzione minorile e il gioco d’azzardo, fenomeni che attualmente coinvolgono sempre più la vita dei minori, partendo innanzitutto dal ripristino delle risorse tagliate dalla Legge di Bilancio per il 2014 ai programmi relativi al contrasto al crimine, la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché attraverso l’istituzione di un fondo specifico per la prevenzione e la cura delle dipendenze patologiche da gioco rivolto anche ai minori;
7) Che sino incrementate le risorse attualmente previste dalla Legge di Stabilità per il 2014 finalizzate a finanziare il Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere che all’articolo 7, comma 8 della Legge di Stabilità stessa autorizza una spesa pari a 10 milioni di euro, destinando adeguate risorse per il contrasto alla violenza perpetrata in ambito familiare e fra i giovani adolescenti, nonché per strutture specializzate nella cura delle conseguenze fisiche e psichiche degli abusi sessuali e dei traumi vissuti nell’infanzia e nell’adolescenza;
8) Che, rispetto al fenomeno del bullismo siano attivate misure di prevenzione e contrasto realmente efficaci, prevedendo anche in Italia l’istituzione di una giornata nazionale sul bullismo, nonché lo stanziamento di risorse per la formazione degli insegnanti e delle altre figure educative (ad esempio, quelle presenti nei contesti sportivi), superando l’attuale dispersione di risorse in progetti di diversa natura ed incerto impatto risolutivo;
9) Che siano adottate adeguate iniziative volte a concedere la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia, perché solo l’applicazione del principio dello jus soli consentirà di sostenere il processo di integrazione socio-culturale verso un’effettiva convivenza tra persone di origine diversa;
10) Che venga attivato anche in Italia, come in altri Paesi Europei, il sistema di allerta in caso di scomparsa dei minori e che il Comitato Media e Minori, recentemente costituito, si attivi quanto prima ad adottare provvedimenti tesi a proibire la spettacolarizzazione dei casi di cronaca relativi ai minori da parte dei media, come raccomandato dalle Guidelines del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa del 17 novembre 2010;
11)Che siano varate al più presto le disposizioni attuative della legge n. 62 del 2011 sulle detenute madri, in moto tale da evitare che i figli trascorrano i primi anni della loro vita (0-3 anni) in ambiente carcerario;
12)Che sia data piena attuazione, anche attraverso lo stanziamento di apposite risorse finanziarie, al decreto legislativo 12 luglio 2013 n.14 in materia di equiparazione di figli naturali e figli legittimi;
13)Che venga aperto in sede Parlamentare un confronto trasversale sulle problematiche inerenti i provvedimenti di affido dei minori e sulle questioni concernenti le adozioni nazionali e internazionali;
14)Che siano destinate adeguate risorse per la cura dei disturbi mentali di bambini e adolescenti, impedendo il ricorso al ricovero in strutture psichiatriche per adulti, pratica ancora in uso in alcune parti del nostro Paese.
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